
di Laura Valdesi
SIENA
Un inferno. Il tamponamento a catena innescato da un tir che centra un’auto ferma in coda. Un turista francese di 70 anni che muore davanti ai suoi due figli. Sei mezzi coinvolti, tre feriti in ospedale fra Siena e Firenze. E l’Autopalio, teatro della tragedia ieri alle 9.30, poco dopo l’uscita di Badesse in direzione nord, torna al centro dell’attenzione. Da settimane gli utenti della strada sottolineano disagi alla circolazione per i cantieri aperti dall’Anas all’altezza di Monteriggioni per sostituire il guard-rail, oltre che i troppi incidenti. "Un tratto di strada profondamente arretrato ed insicuro – interviene Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e responsabile nazionale lavori pubblici riferendosi all’Autopalio –, dove manca la corsia d’emergenza. E’ oggetto di continue interruzioni e cantieri. Bisogna intervenire e farlo presto".
Di qui la lettera inviata al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e all’assessore regionale Stefano Baccelli affinché "risolvano definitivamente i gravi e sempre più impattanti problemi di un’arteria determinante per la Toscana del sud".
"Eravamo tutti fermi in colonna quando è avvenuto il tamponamento", racconta Antonio Papini, uno degli automobilisti coinvolti nell’incidente sulla dirittura che precede un restringimento di carreggiata, poco dopo l’uscita di Badesse, nel comune di Monteriggioni. La polizia stradale di Siena, sul posto anche la comandante Daniela Salvemini, sta ricostruendo la dinamica. Ma è probabile che il conducente del tir, rimasto illeso e visibilmente sconvolto, non si sia accorto del rallentamento tamponando l’utilitaria ed innescando la carambola di mezzi. Ad avere la peggio è stata la Toyota dove viaggiavano il 70enne francese e i due figli di 28 e 31 anni. "Dopo l’urto siamo corsi ad aiutarli – spiega un uomo coinvolto nel tamponamento ma sano e salvo – , aiutando i giovani ad uscire.
Erano sotto choc, feriti. Abbiamo poi fatto di tutto per il padre, rimasto incastrato. Inutilmente".
La "Palio" è stata bloccata per consentire a Pegaso di atterrare e portare a Careggi il 28enne, comunque fuori pericolo, come il fratello trasferito alle Scotte di Siena.
Non corre pericolo di vita neanche il 56enne alla guida del Doblò completamente distrutto nella carambola.
Per gli automobilisti, prima che la corsia venisse riaperta all’ora di pranzo, è stato un calvario. Traffico deviato sulla vecchia Cassia trasformata in pericoloso vespaio di mezzi pesanti.