Vichi
L
ui aveva continuato lo stesso a invitarla, anche a fare due passi in qualche strada non troppo frequentata… vedeva bene che a lei non faceva piacere, ma sapeva che non avrebbe rifiutato e ne approfittava… era una ragazza… invece di sentirsi lusingata dall’interesse di un uomo, sembrava che non vedesse l’ora di andarsene… “Che c’è? non stai bene con me?”… Lei alzava le spalle, ma nei suoi occhi si leggeva: “Che ci faccio qui?”, e lui sentiva la tensione salire… quel continuo e sottinteso rifiuto accendeva la sua passione… una volta l’aveva trattenuta negli spogliatoi pensando di baciarla, lei aveva capito e si era come paralizzata… e lui a quel punto gli aveva confessato cosa provava per lei, le aveva scaricato addosso una valanga di desiderio e una montagna di parole farfugliate, era come ipnotizzato, una parte di sé sapeva che stava facendo qualcosa di assurdo e di sbagliato, che quell’attrazione nasceva da un momento di profonda solitudine, ma non era riuscito a fermarsi, aveva continuato a cianciare d’amore come se avesse davanti una donna e non una ragazza, e Susanna si era spaventata, si mordeva le labbra e le lacrime le usciva dagli occhi senza controllo… poi era fuggita dalla stanza, e a scuola non si era più vista… Lui allora si era dato malato, per paura di conseguenze, e si era preparato a difendersi dalle “false accuse” di una ragazza che si era innamorata di lui ed era stata “ovviamente” respinta… Ma per sua fortuna non era successo nulla, Susanna non aveva raccontato niente a nessuno, e lui aveva tirato un sospiro di sollievo… Poi il professore di ruolo era tornato e tutto era tornato nella normalità… Ermanno pensava che non avrebbe mai più rivisto quella ragazza… e adesso invece era in casa sua, con sua madre, la nuova compagna di suo fratello… Era il disastro, la fine di tutto… Conosceva bene sua moglie, riguardo a certe questioni era rigida come un generale asburgico, quando avrebbe scoperto cos’era successo lo avrebbe cacciato di casa… lui avrebbe perso i suoi figli, il lavoro, gli amici… A un tratto, al culmine della disperazione, gli venne in soccorso una speranza… e se la ragazza non lo avesse riconosciuto? A quel tempo lui aveva la barba lunga… se l’era tagliata qualche anno prima, anche sua moglie gli aveva detto che senza barba quasi non lo riconosceva… Doveva sperare, lanciarsi nel vuoto… Non poteva fare altro… Si lavò la faccia con l’acqua fredda, uscì da bagno e sorridendo entrò nella sala da pranzo, dove erano già tutti seduti… Salutò suo fratello di lontano agitando una mano e si sedette…
“Scusate…” Susanna era in fondo al tavolo, accanto a sua madre e a Anselmo… In tavola stavano già girando gli antipasti… il chiacchiericcio saliva spesso di volume, la serata stava decollando, nessuno faceva caso alla sua faccia che sorrideva in modo innaturale… solo sua moglie, che lo conosceva bene, seduta di fronte a lui, gli lanciava occhiate interrogative, e lui cercava di rassicurarla con cenni del capo e strizzate di occhi, senza riuscirci… Ogni tanto lui sbirciava Susanna, e alcune volte incrociò il suo sguardo, che sembrava sereno, nessun segno di accusa… Sembrava molto più estroversa di allora, era cresciuta, era cambiata… A un certo punto, in mezzo al gorgoglio di voci, una delle ospiti si rivolse alla bella figlia della nuova compagna del fratello del padrone di casa…
“Insomma, Margherita, raccontaci un po’, hai un fidanzato?” le chiese. Ermanno rimase senza fiato… Margherita? Allora non era lei… non era quella che… nove anni prima… eppure, era identica… Poi arrivò la risposta… “È andato in Puglia a passare le feste con la sua famiglia…” disse Margherita, e sua madre aggiunse che era un bravo ragazzo, bello, futuro ingegnere. Non era lesbica, pensò Ermanno, con il cuore che gli batteva nelle tempie dalla gioia… Alzò il calice e propose un brindisi alla bella Margherita e al suo bel fidanzato… Ventidue bicchieri si alzarono in aria… e Margherita arrossì, sorridente e bellissima… Ermanno diventò il più rumoroso della comitiva… Avrebbe voluto saltare sopra a quella bella tavola imbandita per ballare un tango con Margherita… Non era lei, non era Susanna, le somigliava ma non era quella ragazzina che lui aveva importunato… Era salvo… scampato pericolo, si sentiva leggero come una foglia al vento… Beveva e sentiva che si stava ubriacando… Sua moglie non lo guardava più con preoccupazione… Che bella serata, che bella serata… Cena buonissima, lodata da tutti… Si avvicinava mezzanotte, quando mancava un minuto si alzarono tutti in piedi… saltarono insieme cinque tappi di champagne, uno ovviamente fu opera di Ermanno, che voleva bene a tutti, baciava tutti…
Squillavano i telefoni, arrivavano messaggi… Margherita rispose a una telefonata del fidanzato… Scrisse anche molti messaggi… dopo un po’ si sedettero di nuovo tutti a tavola, per i dolci… Margherita era un po’ brilla… “Mia sorella Susanna manda gli auguri a tutti da Madrid” disse, alzando il calice. Ermanno sentì una scarica elettrica nell’osso sacro… Tutti alzarono il calice… La mamma di Margherita era commossa. “Alle mie bellissime gemelle” disse, abbracciando Margherita. A quel punto Amedeo propose di fare un’altra cena per la Befana, con tutte e due le gemelle, e tutti approvarono a gran voce, precipitando Ermanno nel buco più profondo dell’inferno…
3-fine