; ILARIA ULIVELLI
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Renzi scalda i motori "Il mio centro farà il 4% tra una destra confusa e la peggiore opposizione"

Gioca in casa nella sua Toscana, a Viareggio, e dà le pagelle ai ministri. Promosso soltanto Fitto che parla prima di lui, ma i due non s’incrociano. E a Calenda manda "un caro abbraccio se decide di andare da solo".

Renzi scalda i motori "Il mio centro farà il 4% tra una destra confusa e la peggiore opposizione"

dall’inviata Ilaria Ulivelli

Calibra bombe e petardi, alcuni missili li ha già sparati. Altri sono in partenza. E’ rientrato in campo per una lunga stagione, Matteo Renzi. Scalda i motori al Principe di Piemonte, per un debutto in casa, tra scrosci di applausi che ritmano il suo ormai consueto one-man-show. "Sono in modalità campagna elettorale per nove mesi mi sentirete parlare d’Europa e non di polemiche". Che lui sia tra i prìncipi della polemica è un assioma. Tanta gente è rimasta fuori, ma la claque si era già garantita il posto a cecce arrivando prima per ascoltare i patemi del Pnrr secondo il ministro Raffaele Fitto che Renzi è bravo a dribblare (i due non si incontrano) per poi parlarne bene "è uno dei migliori, figuratevi quegli altri". E qui va subito in pressing "alcuni sono incredibili, incommentabili", dice, "non farò nomi, Adolfo Urso, per gli amici Urss", colpevole di aver detto che il suo ministero "è contrastare le multinazionali: sei il ministro dell’Italia, non dell’Unione Sovietica".

Camicia bianca d’ordinanza, abito blu. Chiede che gli tolgano i riflettori di dosso che fa caldo, anche se più che al Principe sembra d’essere a Limone di Piemonte, l’aria condizionata è a palla, anche perché fuori c’è un solleone a quaranta gradi.

"Mancano trenta miliardi per fare la legge di bilancio" dice al premier Meloni che aveva già ribattezzato "la bella addormentata" che "non sveglio io con un bacio perché sarebbe già violenza senza consenso". "Questa non è Ibiza e questa non è Draghi", indirizza a Meloni: per dire che il premier non è all’altezza di quello che l’ha preceduta usa il tormento dell’estate. E’ pop, Renzi. Abile a fare surf e restare sulla schiuma dell’onda, passando da una all’altra e poi a quella dopo e quella dopo ancora.

La sala del Principe non è lo stadio ma è zeppa. dei fiorentini in vacanza in Versilia non manca nessuno, oltre a qualcuno in tour. Ci sono il consigliere regionale Scaramelli, l’assessora a Palazzo Vecchio Meucci, e la consigliera transfuga dal Pd, Barbara Felleca. Poi il consigliere che nel centrodestra ha indossato diverse casacche, Razzanelli. In effetti il ricambio di pubblico c’è stato, ma tra chi è andato e chi è venuto per Fitto diversi sono rimasti. Segno che il centro guarda un po’ qua e un po’ là. C’è l’archistar del Viola Park Marco Casamonti, col sindaco di Bagno a Ripoli Casini. Poi il parlamentare Bonifazi. Fedelissimi. C’è qualche renziano incallito, lui è più moderato, dice Renzi che spara a zero su Calenda ("non vuole venire con noi alle Europee, abbiamo fatto tutto quello che potevamo, se decide di andare da solo gli mando un caro abbraccio"), sul governo, sulla peggiore opposizione che si sia mai vista tra Conte ("il principe del sussidio") e la Schlein, colpevoli di non rispondere a botta alle nefandezze di un governo di destra in confusione. A dire di Renzi lo dimostra il caso del generale Vannacci. "C’è un regolamento di conti tra due destre, una sovranista e una conservatrice: io sto con Crosetto, a lui vanno il mio affetto e la mia solidarietà".

Il senatore di Italia viva rimanda a settembre il governo, che ha usato dal suo insediamento argomenti che sono "distrazioni di massa", con la benzina alle stelle e le accise ripiazzate ci si è allenati nell’esercizio del "pos o non pos". Giochi di parole. Sciarade. Meloni che ha cambiato idea su tutto. E che sugli sbarchi "voleva chiudere i porti e invece ha chiuso gli occhi", facendo registrare un aumento degli arrivi delle carrette del mare del 115%.

Poi se la prende con gli enrichipisani, oltre a Letta, l’ex governatore Rossi, "diceva che con me si perde e ora fa il pensionato invece che il parlamentare". E’ convinto di prendere più del 4% alle europee Renzi, perché tanta gente non si ritrova né di qua né di là. "Mi hanno sempre detto che tutto era impossibile ma poi io ce l’ho fatta". Scappa una data, 2037. Quando torna al governo? "No, ci torno prima". Finale pirotecnico coi pm fiorentini "che hanno violato la legge, ma nessuno chiede scusa".