"PRATO: Un Dramma Nel Dramma, Appello Disperato dalle Frazioni"

Da Migliana e Schignano arriva un appello: senza acqua, elettricità, telefono e strade, anziani, malati, neonati e disabili sono isolati. Militari e concittadini aiutano, ma la situazione è critica. Aiutiamoli!

Un dramma nel dramma. Da Migliana e da Schignano arriva un appello: siamo soli, aiutateci. Da giovedì sera le due frazioni devono convivere con criticità enormi dovute alle frane e ai cedimenti di strade che hanno letteralmente murato in casa diversi cittadini, fra questi anziani, malati, neonati e disabili. Senza elettricità, senza acqua, senza telefono, senza auto e soprattutto senza strada, chi ha potuto ha fatto richiesta di aiuto e l’unico supporto per giorni è arrivato dai concittadini, che hanno fatto la spola per prelevare l’acqua dalle abitazioni che ancora l’avevano per portare taniche di acqua potabile alle case che erano senza. Migliana è la frazione con più problemi per i danni enormi alla viabilità principale e secondaria. Ieri è franata anche l’unica strada che porta alla riserva naturale dell’Acquerino. Non è un caso che i due contigenti di militari arrivati in provincia sia stati per

il momento impiegati proprio nel comune

di Cantagallo, nel tentativo di ripristinare prima possibile i collegamenti via strada. Qualche miglioramento è già tangibile, ma il lavoro da fare è tantissimo

in vallata. Anche domenica sono state evacuate 20 persone (sei famiglie) in una frazione del comune. Erano rimaste isolate a causa del cedimento della strada e adesso sono ospitate in strutture, da parenti e, alcune, alla parrocchia di Carmignanello. Ci sono intere località ancora completamente isolate, come Chiusoli, e la rabbia dei cittadini sale di giorno in giorno perché le difficoltà aumentano. "Buongiorno – scrivevano i cittadini sulla chat di Schignano appena l’altro giorno – adesso siamo esattamente a 31 ore e mezza senza corrente, mi sembra un po’ eccessivo. Inoltre non si è visto nessuno a chiederci se avevamo bisogno. Ci sono anziani e bambini piccoli che non ne possono più di stare al freddo, per non parlare della roba nei frigoriferi da buttare via". Proteste e problemi enormi anche a Gamberame. E la pazienza sta finendo.