Ma sulla riviera apuana ancora nessun intervento

A dicembre firmato il protocollo per il ripascimento: la spiaggia sta sparendo

Ma sulla riviera apuana ancora nessun intervento

C’è preoccupazione sulla costa apuana, e in particolare a Marina di Massa, per la prossima stagione balneare. Marzo è ormai alle porte ma non ci sono novità per quanto riguarda gli interventi per combattere l’erosione della spiaggia. Ci sono stati incontri al Genio civile, per parlare della riprofilatura stagionale, e il 28 dicembre scorso è stato siglato un protocollo d’intesa per un intervento di ripascimento fra i Comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Montignoso, Massa, Carrara, le Province di Lucca e Massa, la Camera di Commercio, la Regione e l’Autorità Portuale. Ma finora tutto tace e non si conoscono tempi e modalità degli interventi, mentre le mareggiate di novembre e dicembre hanno causato ulteriori problemi.

Insomma, i timori sono quelli di sempre. Si fa un gran parlare di analisi, studi, interventi e progetti, ma poi si arriva realmente a fare qualcosa (poco) di concreto proprio a ridosso della stagione del mare e dell’apertura degli stabilimenti balneari. Qualcosa che poi sarà cancellata dalle mareggiate.

Marina di Massa convive con l’erosione da quasi un secolo, da quando è stato realizzato il porto di Marina di Carrara, che ha innestato l’erosione. Ma il fenomeno è esploso circa 50 anni fa: da allora infatti si è perso qualcosa come 100-150 metri di spiaggia e nel periodo che va dal 2005 al 2020 circa 300mila metri quadrati. Si è corso ai ripari ’creando’ scogliere e, di tanto in tanto, intervenendo con opere di ripascimento. Inutile dire che queste misure hanno avuto scarsi risultati, anzi per certi versi si sono rivelate dannose o hanno soltanto spostato il problema più a sud, verso Ronchi e Poveromo lambendo Forte dei Marmi.

Negli anni, inevitabilmente, è montata la polemica nei confronti del porto di Carrara, che è deciso ora più che mai a ’rifarsi il look’ in linea con i tempi e con i suoi interessi prevedendo un ulteriore ampliamento grazie al nuovo Piano regolatore che sta seguendo l’iter previsto per la sua approvazione. Un Piano, osteggiato da ambientalisti, balneari e operatori turistici, sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas), che è al vaglio dei ministeri competenti. l Comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Massa hanno inviato anche una lettera al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per avere garanzie che i nuovi lavori al porto non producano altra erosione. Insomma, c’è battaglia ma quello che manca sono studi seri e ’oggettivi’ e soprattutto interventi che riescano realmente a stoppare, il più a lungo possibile, il fenomeno dell’erosione.

Luca Cecconi