
schettini
Arezzo, 2 luglio 2025 – Sarà Vincenzo Schettini con «La Fisica dell'estate» ad aprire il cartellone di appuntamenti della nuova edizione dell'«Estate in Fortezza», rassegna ospitata dal 4 luglio al 22 agosto ad Arezzo.
Il professore, musicista, youtuber e tiktoker, sarà protagonista venerdì alle 21.15 di un «one man show» dallo stile inconfondibile in grado di attrarre pubblico di ogni età raccontando la fisica in modo coinvolgente, tra esempi pratici, aneddoti ed esperimenti dal vivo. Con un milione di follower su Instagram e Tik Tok, Schettini è il professore che con il suo canale «La Fisica che ci piace», ha infiammato il web con video virali. Lo spettacolo «La fisica dell'estate», è uno spin off della stagione del libro e dello spettacolo invernale. Prodotto da Paolo Ruffini con la sua Vera Produzione, lo show live di Vincenzo Schettini ha l'obiettivo di «rendere la fisica un vero spettacolo» coinvolgendo il pubblico in un'esperienza unica e immersiva capace di stupire ed emozionare tutti: amanti della fisica o nostalgici delle lezioni al liceo, semplici curiosi o assetati di sapere.
Schettini, come è nata l'idea delle lezioni show?
«Oltre che fisico sono musicista, quando studiavo violino in conservatorio, ho messo su un coro gospel, la creatività ha sempre fatto parte della mia indole. Ho sempre progettato spettacoli musicali, nel mio percorso fisico ho trasformato le lezioni in qualcosa di diverso. Succedeva già in classe e sul web, la creatività ti ispira in ogni campo, pensa che l'uomo creativo sia l'artista e il razionale lo scienziato. Non è vero, le cose si mescolano, è particolarmente affascinante per i giovani vedere la creatività applica la scienza».
È il professore che tutti vorrebbero, ma i suoi com'erano?
«Così mi dicono... I miei erano pochissimi, la maggior porte normali. Altri hanno lasciato il segno, come il prof di fisica che mescolava battute in dialetto alla lezione o la prof di filosofia che insegnava e interrogava in maniera stimolante, ispirandoci a fare ricerche e tenere lezioni».
Come si cattura l'attenzione parlando della bellezza dell'estate e delle leggi di natura?
«Metto in chiaro subito che partirà un'interrogazione a tappeto. Dopo la prima risata dico che non scherzo, si crea subito confidenza. Parlo di cose semplici, la fisica dell'estate è uno spin off più leggero della lezione a teatro, ad Arezzo in un grande schermo immagini appariranno estive: onde, sole, andrò tra il pubblico. I bambini di solito sono molto partecipi, alzano le mani. Faccio esperimenti durante le immagini lo spettacolo, uso fogli di carta, palloncini, perché le leggi della fisica si spiegano con gli oggetti che abbiamo in casa, una passeggiata attraverso e temi estivi: tuffi, crema solare, musica, ombrelloni, sabbia. Ma anche riflessioni sulla vita e sulle sfide del futuro, dall'energia solare all'idroelettrico».
La sua simpatia e competenza hanno conquistato un pubblico vasto: bambini, genitori, insegnanti…
«Ci sono genitori e figli che ridono insieme, nonni, maestri e professori, è uno spettacolo intergenerazionale, uso un linguaggio con cambi di registro che riescono a dissetare più generazioni».
Sei già stato ad Arezzo?
«Sono stato ospite del convegno nazionale di Confartigianato con cui ho iniziato il percorso l'Artigianato che ci piace, ho girato l'Italia coinvolgendo gli studenti collegando gli artigiani che ci sono in rete, ad Arezzo ho visto gli Sbandieratori. Qualche mese prima ero stato con Chimet a teatro parlando ai giovani del riciclo di metalli preziosi. Ci torno con una lezione di fisica».