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Arezzo, 2 luglio 2025 – Il 2 luglio alle ore 21 nella splendida cornice della Terrazza di Fraternita dei Laici in Piazza Grande verrà presentato il libro del Prof. Emanuele Stolfi, “Indizi e indagini in Grecia Antica”, in collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Siena.
L'Autore, presentato dal Primo Rettore Pier Luigi Rossi, ne discuterà con Francesco De Prizio e Tommaso Muiesan.
Questa iniziativa si inserisce in un programma culturale che il Magistrato di Fraternita e il Primo Rettore realizzeranno durante l'estate sulla Terrazza del Palazzo di Fraternita
Vi aspettiamo numerosi alle ore 21,00
Metti una sera d’estate sulla terrazza di Fraternita in Piazza Grande a parlare di indizi e indagini in un luogo che per decenni è stato deputato proprio a questa attività, quando il Tribunale di Arezzo era ospitato all’interno del palazzo settecentesco. Stasera alle 21 arriva una serata dedicata alla storia contemporanea: un viaggio alle origini lontanissime dei ragionamenti basati su segni, indizi e congetture, che però diventano fondamentali anche per comprendere cosa è rimasto nella procedura penale di oggi, e come gli inquirenti si muovono ancora ora grazie allo sviluppo che in più di duemila anni queste attività hanno avuto partendo dall’antica Grecia. Al centro della Terrazza di Fraternita, l’autore Emanuele Stolfi, ordinario al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena, dove insegna «Fondamenti romanistici del diritto europeo», «Diritti greci» e «Diritto e letteratura», e dove in passato ha diretto il Dottorato in «Diritto europeo e transnazionale». Con l’autore del libro Indizi e indagini in Grecia antica. Attività giudiziarie, storiografia, medicina si confronteranno Francesco De Prizio e Tommaso Muiesan. «Nell’Atene del tardo V secolo a.C. irrompe una razionalità nuova – spiega Stolfi - che alla ricerca del ‘vero’ affianca o sovrappone ricerche condotte su segni, indizi, prove. Una logica che non può fornire certezze, ma si esprime tramite congetture e previsioni; procede tramite valutazioni di adeguatezza, verosimiglianza e probabilità. Dalla teoria e prassi retorica (soprattutto in campo giudiziario) alla filosofia e alla poesia tragica, dalla storiografia alla medicina, è un’intera cultura che negli stessi decenni sperimenta e affina simili forme d’intelligenza, realizza spostamenti, delinea modelli di indagine sui metodi e sui fondamenti della conoscenza scientifica, destinati a lunghissima fortuna».