Dal disagio dei giovani al malessere dei professori, sempre più frustrati e arresi. Il mondo della scuola soffre. Ed è come se si trovasse a un bivio, tra passato e sfide del futuro. Ieri e oggi a Firenze se ne discute al convegno ‘Ancora oggi dopo mezzo secolo... La riforma im/possibile dei decreti delegati del 1974’, organizzato dalla sezione Toscana di Anp (Associazione nazionale presidi).
"Oggi è sempre più difficile coinvolgere realmente genitori, docenti e studenti nell’organizzazione della vita della scuola – dice Alessandro Artini, presidente regionale Anp che ha aperto i lavori della prima giornata dedicata a didattica e disagio giovanile con gli interventi di professionisti ed esperti –. Da tempo si avverte la necessità di ripristinare un nuovo patto educativo tra docenti e genitori, al cui interno i giovani possano ricostruire la loro fiducia nelle istituzioni scolastiche".
Il problema principale è che i docenti sono sempre più demotivati e stanchi, e i ragazzi "inseguono altri valori, che non possono appartenere al mondo della scuola".
A ribadirlo anche uno più importanti psichiatri e psicoterapeuti italiani, Gustavo Pietropolli Charmet: "I ragazzi di oggi inseguono i valori narcisistici che respirano anche in famiglia: vogliono diventare belli, ricchi e famosi. E certo la scuola non può aiutarli in questa loro ‘ricerca’. Per questo i giovani non vedono più nell’istruzione un ruolo di guida".
Per i dirigenti scolastici è evidente che negli ultimi anni, il disagio dei ragazzi sia esploso. "Lo vediamo tutti i giorni - le parole di Andrea Marchetti, dirigente dell’istituto agrario di Firenze e presidente provinciale Anp -. Parlo di disagio psicologico e psichiatrico, ma anche di forme di dissociazione e di alienazione. Ma il disagio è molto legato anche ai social, a questo continuo inseguire modelli irrealizzabili".
Ma ci sarà pure una via d’uscita da tentare? "Un’idea sarebbe quella di tenere aperte le scuole il pomeriggio, ma avremmo bisogno di più personale Ata e di una revisione del sistema di mobilità provinciale, altrimenti una larga fetta dei nostri ragazzi non saprebbe come tornare a casa", rimarca Marchetti. Oggi seconda giornata dedicata al dibattito politico con esponenti delle varie forze politiche, tra i quali la sottosegretaria all’istruzione Paola Frassinetti.
Elettra Gullè