La XXVI edizione della Biennale Europea d'Arte Fabbrile

Oltre 300 i fabbri provenienti da 20 Paesi distribuiti sui cinque continenti pronti a raggiungere Stia, dal 4 al 7 settembre

biennale

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Arezzo, 2 settembre 2025 – Il conto alla rovescia sta per finire. Dall'Australia agli Stati Uniti, dal Giappone alla Finlandia fino al Niger: sono oltre 300 i fabbri provenienti da 20 Paesi distribuiti sui cinque continenti a raggiungere Stia, dal 4 al 7 settembre, per la XXVI edizione della Biennale Europea d'Arte Fabbrile, manifestazione dedicata alla lavorazione artigianale e artistica del ferro battuto, promossa e organizzata dall'associazione autonoma per la Biennale di Arte Fabbrile Stia e dal Comune di Pratovecchio Stia. Per quattro giorni il piccolo borgo toscano, nel cuore del Casentino, si trasforma in un laboratorio artigianale per la mostra d'artigianato artistico del ferro battuto che dal 1976, la più longeva del mondo, punta a promuovere l'antica tradizione di un mestiere fortemente radicata nel territorio e nella comunità locale proiettandola nel futuro, contribuendo alla costruzione di un nuovo immaginario intorno alla lavorazione del ferro, in linea con le evoluzioni e le esigenze della società contemporanea. Una diffusa in tutto il paese con dimostrazioni dal vivo, esposizioni di opere in ferro battuto, conferenze, manifestazioni mercatini, laboratori per bambini, spettacoli musicali e altri eventi collaterali ispirati al tema del «Fantasy» che si svolgeranno allo storico Lanificio, al Palagio Fiorentino, in Piazza Tanucci e altre piazze, all'Ecomuseo del Casentino e al Planetario, coinvolgendo adulti e bambini per avvicinare e far conoscere a un pubblico sempre più ampio il valore del lavoro artigianale e del manufatto artistico in ferro, permettendo di osservare da vicino le tecniche di forgiatura e interagire con gli artigiani. La Biennale è inoltre partner italiano del progetto europeo Iron Notes, cofinanziato dall'Unione Europea.