"Il volontariato toscano si salva facendo sempre più rete"

Il presidente regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi, sottolinea l'importanza di fare rete per valorizzare il volontariato toscano. Per il futuro, l'obiettivo è quello di utilizzare gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione previsti dal nuovo codice del terzo settore.

"Fare sempre più rete per valorizzare il volontariato toscano". Questo, secondo il presidente regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi, lo sforzo che serve per il futuro.

1 Dopo le tensioni dello scorso anno, qual è la situazione?

"Completamente diversa: l’accordo col presidente Giani prevede una pluriennalità di budget e le nostre associate hanno un quadro economico chiaro fino al 2025. Questo ci dà modo, per la prima volta, di fare una programmazione. L’accordo ha anche dimostrato la correttezza delle nostre ragioni".

2 Quali criticità rimangono?

"Il sistema regionale toscano è unico nel nostro Paese. Non ci sono altre regioni con 500 presidi attivi grazie a Croce rossa, Pubbliche assistenze e Misericordie, con 250 postazione di emergenza. Per questo occorre un governo regionale, una maggior uniformità di risposte. In tale direzione va la scelta della Regione di coinvolgere le associazioni di volontariato nel coordinamento delle centrali operative del 118".

3 Obiettivi per il futuro?

"Lavorare perché si possano utilizzare anche in Toscana gli strumenti della co-programmazione e co-progettazioni che il nuovo codice del terzo settore ci mette a disposizione".