Il no a via Pertini è un caso: "Una scelta da ripensare"

Anche il centrodestra dissente: da Roma il deputato di FdI, Zucconi, attacca "Sono stupefatto. La proposta del Pd provocatoria, ma lui era il Presidente".

Il no a via Pertini è un caso: "Una scelta da ripensare"

Sta diventando un caso politico rovente anche all’interno della stessa maggioranza di centrodestra del comune di Lucca il no all’intitolazione di una strada all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini, dopo che il consiglio comunale ha stoppato la proposta del centrosinistra. Mentre il sindaco Mario Pardini si affrettava a precisare che "in consiglio comunale non è stata bocciata l’intitolazione di una strada a Sandro Pertini nel merito, è stata bocciata perché non verteva lì la discussione sulla mozione presentata...", ecco l’entrata a gamba tesa del deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi.

"Sono rimasto stupefatto dalla bocciatura del Consiglio comunale di Lucca rispetto alla mozione delle minoranze in cui si proponeva l’intitolazione di una piazza a Sandro Pertini – è l’affondo del deputato e vicecoordinatore regionale della Toscana di FdI, Zucconi – . Il fatto che la proposta delle sinistre fosse posta in modo propagandistico, volutamente provocatorio e abbia usato la figura stessa di Pertini per una bassa ma grave strumentalizzazione politica, non giustifica le reazioni riscontrate. Sandro Pertini è stato un presidente della Repubblica italiana e chi ha senso delle istituzioni e dello Stato deve rispettare la sua figura. Sono certo che l’amministrazione di Lucca porterà nella Commissione toponomastica che già sta lavorando a riguardo, la proposta per la intitolazione al presidente Pertini di un luogo di Lucca".

Bocciatura formale e non sostanziale, resta intanto la linea ferma del sindaco Pardini, che evidenzia anche un precedente della passata amministrazione comunale di centrosinistra a Lucca: "Nel 2021 – spiega – è stata bocciata una mozione analoga su Falcone e Borsellino, poi dopo un anno e mezzo l’intitolazione è stata fatta. Siamo nella stessa situazione. Non esiste nessuna deriva fascistoide a Lucca".

Nel frattempo la questione è però esplosa a livello nazionale, scatenando reazioni politiche con un effetto valanga ormai incontrollabile. Praticamente tutti si sono espressi sulla vicenda, con valutazioni sovrapponibili, dalla Cgil ai Verdi, fino all’Anpi.

"Si stenta a capire quali siano i valori che guidano le destre in questo Paese. È sconcertante", il commento della segretaria del Pd Elly Schlein. "Quattro buzzurri criptofascisti negano a Pertini un onore dovuto", scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda. E Simona Bonafè, vice presidente vicaria dei Deputati Pd, ha annunciato già un’interrogazione al ministro Piantedosi.

Paolo Pacini