Il Museo Pecci e i cinque anni per rilanciarlo

Il Museo Pecci di Prato è in una situazione critica, con il presidente del Cda che chiede almeno cinque anni per risanare le cose. La Regione Toscana ha stanziato finanziamenti per 600mila euro nel 2021, 650mila nel 2022 e 750mila nel 2023. La situazione è preoccupante e servono idee chiare per rilanciare l'istituzione culturale.

iamo rimasti esterrefatti e parimenti preoccupati dalle affermazioni del presidente del Cda del Museo Pecci di Prato Bini Smaghi che chiede almeno cinque anni per risanare le cose" afferma Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e responsabile cultura per la Toscana del partito guidato da Matteo Salvini.

"Il 9 ottobre, lo stesso presidente sarà ascoltato anche nella Commissione Controllo del Consiglio regionale e vediamo se confermerà quanto riferito in audizione ai consiglieri dell’equivalente Commissione del Comune - prosegue Baldini - Obiettivamente, pensare che occorra un periodo così lungo per rimettere in sesto le cose, facendo, peraltro, trasparire di non avere grandi idee per promuovere il Museo, non è certamente un segnale positivo da cui partire per rilanciare la struttura". "La situazione è altamente critica, molti soldi pubblici sono stati elargiti e temiamo che ne serviranno altrettanti per tenere in piedi questa, purtroppo, vacillante istituzione culturale - sottolinea il rappresentante della Lega in Regione - Più che armarsi di pazienza, come sembra chiedere Bini Smaghi, servirebbe, invece, avere le idee chiare sul futuro del Pecci; cosa che, obiettivamente, stando così le cose, appare come un’utopia".

Alcuni giorni fa in Commissione Controllo della Regione Toscana la responsabile della direzione Beni, istituzioni, attività culturali e sport Elena Pianea ha fatto un resoconto dettagliato sugli ultimi anni di gestione del

Pecci, spiegando che "il contributo ordinario della Giunta toscana è stato pari a 600mila euro nel 2021, 650mila per il 2022 e che per il 2023 oltre ai 650mila è previsto un contributo aggiuntivo di 100mila euro: 250mila sono stati già anticipati con la prima variazione di bilancio. Essendo un museo di rilevanza regionale e territoriale sono previsti ulteriori finanziamenti di circa 35mila euro per il 2021, 31mila per il 2022 mentre per il 2023 sono in corso le verifiche sulla qualità necessarie per l’erogazione".