
La tavola finisce in biblioteca. Il gusto al Festival CastelLibro
CASTELMUZIO (Siena)
"Ma domani che si mangia?". Se lo chiedono, dando però anche delle risposte, gli scrittori invitati al festival CastelLibro di Castelmuzio nel comune di Trequanda, dove in questo week end gli appuntamenti letterari si abbinano alla Festa dell’Olio Novo. Oggi alle 15 nel Giardino del Belvedere, è previsto un focus su olio “Evo“, extravergine d’oliva, con Marco Ginanneschi in dialogo con Alberto Grandi, autore del libro “Storia delle nostre paure alimentari. Come l’alimentazione ha modellato l’identità culturale”, edito da Aboca; un racconto attraverso aneddoti e vicende curiose, dalla paura della lebbra suina (una malattia inesistente), a quella del pomodoro velenoso, fino alla stigmatizzazione degli Ogm, degli insetti e della carne coltivata, tenendo insieme scienza, superstizione, politica, economia ed ecologia, perché oggi produrre cibo per otto miliardi di persone non è solo una questione sanitaria, è soprattutto un tema che mette in gioco la salvezza dell’intero pianeta.
A seguire e Luca Cesari parlerà del suo libro “Storia della pasta in 10 piatti, dai tortellini alla carbonara”, per il Saggiatore, dove si scopre, ad esempio, che l’italianissima carbonara è nata negli Stati Uniti e che la ricetta “tradizionale” (guanciale, uova, pecorino) è apparsa solo alla fine degli anni Sessanta. O ancora, che le fettuccine Alfredo, considerate simbolo di posticcia cucina italoamericana, sono in realtà nate nella Roma dell’Ottocento. Insomma, la storia della pasta è anche una storia d’Italia.
La Festa dell’Olio Novo prosegue anche sabato21 e domenica 22 a Treguanda.
O. Mu.