Addio a Dalida Angelini, Prima Donna Segretario Cgil Toscana a Viareggio

Era il 1988 quando da spirito ribelle qual era si mise alla testa dei bagnini della Versilia proclamando il primo sciopero della categoria. Per Dalida Angelini (nella foto) – rimasta 8 anni alla guida della Cgil Toscana dal 2015 a pochi mesi fa – l’importante era far valere i diritti dei lavoratori, sua unica bussola di riferimento da quando aveva intrapreso la carriera sindacale.

Ieri Dalida Angelini è scomparsa all’età di 65 anni, all’ospedale di Lucca dove era ricoverata per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. "Lasciando un vuoto enorme che proveremo a riempire continuando la nostra attività nel solco e nell’esempio di valori e passioni che ci ha lasciato in eredità", ha detto il suo successore alla segreteria regionale della Cgil, Rossano Rossi. La passione aveva in effetti sempre animato questa donna, vissuta e cresciuta in riva al mare di Viareggio. Dove fu impiegata, cameriera e una delle prime bagnine in Italia prima di entrare in Cgil nel 1981. Una carriera folgorante che l’hanno portata alla guida della Filcams (settore turismo) versiliese, provinciale e poi regionale. A Firenze approdò nel 2000, forte dall’aver firmato nel 1996 il primo capitolato in Italia sugli appalti di servizi. Sotto la sua guida dal 2003 al 2010 la Filcams arrivò ad avere 40mila iscritti in Toscana. Un record. Poi nel 2015 viene nominata segretario regionale, prima donna a ricoprire tale incarico che ha mantenuto per otto anni fino a pochi mesi fa. Messaggi di cordoglio dal mondo politico e sindacale. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha espresso vicinanza alla famiglia. L’assessora regionale del Pd a Istruzione e Lavoro Alessandra Nardini ha affidato il suo ricordo a Facebook: "Una donna straordinaria". La salma sarà esposta oggi dalle 10 alle 19 negli uffici della Cgil di Lucca, da dove domani partirà il corteo funebre alle 9 in direzione Versilia. Le esequie domani alle 10 nella chiesa di Ripa a Seravezza, dove si era stabilita con la famiglia.

Paolo Di Grazia