Firenze, 5 febbraio 2023 - C’è qualcosa di nuovo nell’aria della politica di casa nostra? La novità non arriva certo dal Pd. Sta cercando affannosamente di riconquistare con le primarie il suo popolo deluso. Nei circoli dibattito e voto. In Toscana si sceglie anche il nuovo segretario regionale ma il duello (Fossi-Mercanti) appare parecchio al traino della sfida Bonaccini-Schlein. Il centrodestra toscano vorrebbe lanciare già il lungo sprint verso il 2025 (elezioni regionali) e pensa al voto amministrativo di Pisa, Massa e Siena (2023) e poi di Firenze e Prato (2024) ma non mancano i problemi. La Lega rinnova i vertici toscani e deve trovare nuova linfa nei territori, Forza Italia cerca un rilancio profondo, Fratelli d’Italia vive di luce riflessa (romana) annusando il sapore del primato, che ancora non c’è, continuando a dare battaglia (da opposizione) con la tentazione di fagocitare gli alleati. Il Movimento 5 Stelle non dà particolari segnali di ripartenza dopo il gioco di prestigio contiano (trasformare una sconfitta alle Politiche in una quasi vittoria nonostante la forte emorragia di voti anche in Toscana). L’unico segnale di novità arriva da mondi confinanti la politica classica: è la saldatura che si sta manifestando tra mondo sindacale (Cgil) e Chiesa (Papa Francesco). Lo ha ricordato anche il segretario toscano della Cgil appena eletto, Rossano Rossi: "E’ importante superare gli steccati, come ad esempio dimostra anche la sintonia tra la Cgil e parti del mondo cattolico su temi come la pace e la lotta alla povertà". A dicembre scorso Papa Francesco ha incontrato il leader Maurizio Landini e cinquemila iscritti. Sintonia, condivisione, sguardo comune: questo il risultato dopo gli abbracci. Con Landini che dice "sentiamo particolarmente consonanti le parole del Papa che invitano a costruire una vera e propria rivoluzione, anche culturale, in termini di valori e di azione". E’ nata una nuova Santa Alleanza sociale?
