La sindrome del cassonetto non finisce

La Toscana e i rifiuti

Rifiuti

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Firenze, 24 ottobre 2021 - Il neosindaco di Roma Roberto Gualtieri ha detto, appena insediatosi in Campidoglio, che una delle priorità del suo mandato sarà quella di risolvere la questione dei rifiuti. E ha stretto subito un patto di ferro tra Comune e Regione Lazio. Nei mesi scorsi la Regione aveva avanzato la richiesta di commissariare il Campidoglio proprio in materia di rifiuti, vista la mancata comunicazione di un sito idoneo per realizzare una discarica di servizio. Ora la situazione cambierà sotto le bandiere comuni del Pd. Se il Comune procederà sulla via indicata in campagna elettorale da Gualtieri, con la disponibilità a parlare di invasi e impianti, la prospettiva del commissario potrebbe essere archiviata. Andrà sicuramente così.

Perché parliamo di Roma e del Lazio? Perché una strada, difficile dopo anni di profonda crisi nella gestione della nettezza, è stata imboccata. In Toscana (che ha ospitato a lungo anche i rifiuti romani) la "sindrome del cassonetto" ha fatto sì che una strada certa non sia stata tracciata ormai da anni. La gestione dei rifiuti è sempre stata una priorità ma le strategie scelte non hanno mai permesso di chiudere il cerchio dello smaltimento e riciclo efficacemente, tanto che Firenze e la Toscana continuano non solo a riempire discariche locali ma anche ad esportare rifiuti all’estero con costi pesanti che si riflettono anche sulle bollette Tari.

Siamo passati negli ultimi dieci anni dal progettare un termovalorizzatore nella piana fiorentina a dire no agli impianti di questo tipo, da pensare che l’Eni livornese potesse dare una mano al trattamento degli scarti a virare sul ribaltone degli impianti produttori di idrogeno. Il nuovo piano rifiuti si manifesterà con l’avviso pubblico nei prossimi giorni. Deve essere dibattuto più dettagliatamente ancora tra le forze politiche e con le parti sociali. Nel frattempo due inchieste giudiziarie si sono concentrate su traffici illeciti di rifiuti (keu e gessi rossi). Non solo: gli scarti della produzione tessile restano un problema grosso come una discarica. Quando finirà la sindrome del cassonetto in Toscana?