Pericolini guida i baby d’assalto dell’Arezzo

Il gruppo degli under rappresenta in questa fase iniziale della stagione il punto di forza della capolista. L’esterno è l’uomo-copertina

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di Andrea Lorentini

Da zavorra a punto di forza. Da obbligo ad opportunità. Stiamo parlando degli under dell’Arezzo, oppure se preferite, chiamatela pure la meglio gioventù amaranto. Nel cavallino che galoppa a punteggio pieno, solitario, in testa alla classifica sono, proprio, i giovani la nota più lieta di questo inizio di stagione. Lo stesso Indiani si è detto stupito in positivo dell’impatto che gli under hanno avuto sul campionato. E qui il merito va in primis a Giovannini che ha confermato di avere conoscenza e competenza come pochi nell’individuare il talento. Il dg si è mosso per tempo anticipando spesso e volentieri la concorrenza anche di squadre di serie C.

E così, se un anno fa i vari Campaner, Ruggeri e Mastino, solo per citarne alcuni, era il tallone d’achille, oggi Trombini, Pericolini, Poggesi, Damiani, Bianchi e Gaddini, rappresentano il valore aggiunto. Se i big sono una certezza, loro rappresentano già un presente luminoso. Tre indizi, ovvero tre giornate, fanno una prova.

Non è un caso che contro Orvieto e Gavorrano, l’Arezzo sia sceso in campo con cinque under rispetto ai quattro previsti dal regolamento. Tradotto: se una è bravo gioca indipendentemente dalla carta d’identità. Il titolare della porta è Luca Trombini (2002). Arrivato in corsa ha confermato quanto di buono fatto lo scorso anno a Varese. Reattivo tra i pali, non disdegna di giocare con i piedi. L’uomo copertina nel reparto arretrato è però senza dubbio Gianmarco Pericolini.

Solo pochi mesi fa giocava in promozione, adesso è protagonista in serie D. Il diciottenne umbro si è preso di autorità la fascia destra obbligando Indiani a dirottare Poggesi sulla corsia opposta per fargli posto.

Già due assist in tre partite e un’intesa con Settembrini e Pattarello che sembra già ben collaudata. Ha corsa, gamba, tecnica. In questo momento è imprescindibile.

A centrocampo spicca la coppia di 2003 formata da Mattia Damiani e Sebastiano Bianchi. Il primo, in prestito dall’Udinese, è una mezz’ala prototipo del giocatore moderno. Contro la Sangiovannese è stato decisivo per il 2-0 ed ha fornito la palla gol a Gaddini per il tris finale. Abile negli inserimenti senza palla, si sposa alla perfezione con il calcio che vuole Indiani.

Bianchi invece è un regista dinamico, bravo sia nel corto che nel lungo. Il suo ingresso contro il Gavorrano ha migliorato la manovra e invertito l’inerzia della partita. Nella gerarchie ha davanti Castiglia, ma considerarlo una riserva sarebbe riduttivo. Nel tridente offensivo brilla la stella di Mattia Gaddini.

Due reti in tre partite, l’ultima nel derby. Un repertorio fatto di rapidità, dribbling, senso della porta. Ogni tanto si prende qualche pausa, ma il talento è indiscutibile. Il dualismo, sano, con Convitto non può che fargli bene per migliorare. A proposito di giovani, è partita con un filotto di vittorie anche la stagione del settore giovanile. Nell’ultimo weekend successi per Juniores Nazionale, under 17, under 16, under 15. Tutte le formazioni amaranto non hanno subito gol.