
di Matteo Marzotti
Difesa a quattro con tridente, oppure difesa a tre con le varianti di una linea mediana a cinque con tandem offensivo. Sono gli interrogativi che ruotano attorno al Cavallino a poche ore dal calcio di inizio della sfida con la Fermana. Domani alle 15 parte di fatto il trittico salvezza, quello più decisivo che mai, perché a nove giornate dal termine ci sono sempre meno punti a disposizione. Tra l’altro, per il momento, il penultimo posto vale ancora i playout dato che il distacco del Ravenna dalla quintultima posizione è inferiore ai nove punti (sette per l’esattezza). Ma la calcolatrice all’Arezzo per adesso non serve praticamente a nulla. Serve vincere con la Fermana a qualunque costo. Il pareggio non basta nemmeno con Fano e Imolese, gli avversari di mercoledì e domenica prossima. Già perché adesso inizia un nuovo trittico con il Cavallino che, dopo il ko di San Benedetto, non ha mai staccato la spina. Testa solo sul rettangolo verde, come imposto dalla società che ha cancellato il giorno libero. Stellone dopo aver lavorato sul campo Lebole ormai da 48 ore è chiuso con i suoi ragazzi dentro al Comunale.
Allenamenti blindati da cui trapelano poche informazioni se non che gli indisponibili con la Fermana sarebbero gli infortunati Sportelli, Pesenti, Belloni e Karkalis. Niente sorprese insomma.
Ecco allora che il tecnico può scegliere la formazione migliore da mandare in campo dall’inizio. E qui arrivano gli interrogativi. Meglio puntare sulla solidità e le ripartenze del 3-5-2 con Sbraga, Cherubin e Pinna oppure sulla linea a quattro con Luciani, Sbraga, Cherubin e Pinna per arginare il 4-4-2 della Fermana. Di certo il pacchetto centrale in mediana è quello che subirà meno variazioni. Dopo il turno di riposo Arini e Di Paolantonio stanno per tornare insieme ad Altobelli, in vantaggio su Serrotti. Da capire però se sarà linea a tre o a cinque con l’inserimento di Luciani a destra e Maggioni a sinistra, che potrebbe agire sia largo ma anche come braccetto facendo allargare Pinna. Ventola infatti è squalificato. Davanti, in caso di tridente, due maglie su tre sembrano assegnate. Iacoponi è recuperato, Perez sta bene e allora l’ultimo posto sarebbe (sulla carta) una corsa a due tra Cutolo e Cerci. D’altronde l’Arezzo è vero che non deve subire gol, ma deve soprattutto segnare. E se fin qui le reti, da gennaio in poi, sono arrivate per lo più da centrocampisti e difensori, con l’aggiunta di Piu e Iacoponi, è evidente che serve l’apporto in zona gol dei centravanti, con il capitano che parte da un bottino di 5 gol che lo rendono il miglior marcatore fin qui della truppa amaranto. Questo pomeriggio è in programma la rifinitura, come sempre a porte chiuse.