
L’affetto dei tifosi. nei confronti di Beppe Rosi, lo storico fotografo scomparso
AREZZOCome confermato dal presidente Manzo il progetto dello stadio subirà l’importante variazione dell’avvicinamento del manto erboso alla tribuna centrale, unico settore del Comunale che non sarà smantellato, ma soltanto riqualificato. Una novità che permetterà agli spettatori di poter vedere la partita da una distanza ridotta rispetto a quella attuale e quindi con un beneficio in termini di fruibilità dello spettacolo in campo. "Inizialmente non ero propenso, poi ragionando con gli architetti e gli ingegneri abbiamo capito che il nostro stadio dovrà essere un catino che dovrà incutere timore agli avversari. Mi sono convinto anche andando a vedere alcune partite dove lo stadio è attaccato agli spalti. E’ tutta un’altra atmosfera" ha spiegato il patron amaranto. Entrando più nel dettaglio di questa operazione, lo spostamento del campo è previsto nell’estate 2026. La traslazione sarà di 11 metri rispetto all’assetto attuale. I tecnici dovranno smantellare la striscia di asfalto che si trova dietro le panchine, vetusto residuo della pista di atletica; scavare una trincea dove inserire lo strato drenante di ghiaia e sabbia; mettere in posa il prato e dedicargli le cure del caso per farlo attecchire in tempi brevi. Se non dovessero sorgere intoppi e o rallentamenti si conta di concludere l’operazione in due mesi, da metà maggio a metà luglio 2026 così da avere il terreno di gioco agibile per l’inizio della stagione successiva. Va, infatti, ricordato che Manzo ha più volte ribadito che il progetto prevede come condizione preminente che l’Arezzo continui a giocare al Comunale per tutta la durata dei lavori la cui conclusione è prevista per il 2030. Ovviamente nel periodo interessato l’utilizzo dell’impianto sarebbe parziale. L’inizio del cantiere e delle prime demolizioni, da crono programma scatterà a febbraio 2026. Il progetto, realizzato da M28Studio in collaborazione con Studio SPSK di Roma, è coordinato dall’architetto Carlo Antonio Fayer. La prima fase prevede la demolizione della curva nord ospiti, della tribuna est maratona e della pista di atletica. La seconda fase (febbraio 2028) la ricostruzione curva nord ospiti, ricostruzione tribuna est maratona e riqualificazione parziale degli spazi esterni. La terza fase (agosto 2028) sarà focalizzata sulla demolizione curva sud Minghelli che sarà poi ricostruita nella quarta e ultima fase (febbraio 2030) insieme alla manutenzione straordinaria e integrazione tribuna ovest centrale con demolizione e conseguente rifacimento del sistema di accesso attuale, riqualificazione della parte restante degli spazi esterni. Il valore totale dell’investimento previsto dal progetto ammonta a 28.575.360 euro, realizzati con una fase di cantiere stimata in 5 anni. Andrea Lorentini
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