CLAUDIO ROSELLI
Economia

La filiera del tabacco vale 250 milioni. C’è anche il patto con Santo Domingo

Accordo fra il Ministero dell’Agricoltura e le Manifatture Sigaro Toscano per 10 anni per rafforzare il settore. Gli ospiti dell’America Centrale affascinati da una filiera produttiva unica: verso una collaborazione

Il viceministro dominicano (secondo da sinistra) nella foto ricordo della visita. Al centro, Zippilli e Pichi Graziani

Il viceministro dominicano (secondo da sinistra) nella foto ricordo della visita. Al centro, Zippilli e Pichi Graziani

Sansepolcro (Arezzo), 14 maggio 2025 – Soldi in arrivo per il tabacco kentucky e per la continuità della relativa filiera; allo stesso tempo, a Sansepolcro il governo della Repubblica Dominicana ha intenzione di collaborare con la Compagnia Toscana Sigari. Nella giornata di lunedì, è stato sottoscritto un nuovo accordo fra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e le Manifatture Sigaro Toscano da circa 250 milioni di euro in dieci anni per rafforzare e dare continuità alla filiera italiana del tabacco Kentucky. “Ciò consentirà di fornire certezze agli agricoltori in termini economici e di durata, addirittura decennale; in particolare, alle imprese di piccole e medie dimensioni, di poter programmare le proprie attività e gli investimenti produttivi”, ha detto il sottosegretario Patrizio La Pietra. “Per la provincia di Arezzo – ha aggiunto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri – si tratta di un accordo rilevante e strategico, visto che l’80% del tabacco kentucky, impiegato per la produzione dei sigari toscani, viene coltivato nel nostro territorio.

Il governo Meloni ha una particolare attenzione verso il mondo agricolo: lo sta riportando al centro delle politiche economiche del Paese ed è consapevole del patrimonio identitario, storico e culturale che costituisce. Il tabacco dell’Aretino rientra perfettamente in questo contesto”. Il chiaro riferimento è alla Valtiberina e ai Comuni di Anghiari, Sansepolcro e Monterchi, nei quali è concentrata la fetta principale della produzione italiana. Ed eccoci all’altra notizia. Nei giorni scorsi, il viceministro amministrativo e delle finanze del dicastero dell’Agricoltura della Repubblica Dominicana, Ramón Fernando Jáquez e l’assessore al tabacco e Ceo della Manifattura San Victor, Joan Carlos Tejada, si sono recati in visita alla sede della Compagnia Toscana Sigari di Sansepolcro in frazione Trebbio, accolti dai titolari, Gabriele Zippilli e la moglie Micaela e dal responsabile del marchio, Andrea Pichi Graziani.

I graditi ospiti sono rimasti affascinati da una filiera produttiva unica in Europa e ubicata nella zona dove quasi 500 anni fa si è cominciato per la prima volta a coltivare il tabacco. “Hanno scelto la nostra azienda per l’alta qualità del prodotto – ha dichiarato Zippilli – e quindi si sono dichiarati disponibili ad avviare un rapporto con noi per ciò che riguarda la produzione di tabacco e sigari”. Un incontro dal sapore amichevole e conviviale, dal quale sono già scaturite prospettive interessanti. “Sansepolcro si conferma zona di elezione per il tabacco nero della Valtiberina – ha concluso Zippilli – con i metodi di coltivazione che sono quelli oralmente tramandati per secoli dalle famiglie della zona”.