di Sergio Rossi
Ci sarà anche stamani nonostante le sue precarie condizioni di salute, minate da questa malattia terribile che si chiama artrite reumatoide. Ma Walter De Benedetto, così come aveva fatto a fine febbraio per l’udienza preliminare, non mancherà nemmeno stavolta all’appuntamento con il Gip Fabio Lombardo, assitito dagli avvocati Miglio e Simonetti messi a disposizione dall’associazione Luca Coscioni.
Il caso di Walter è ormai stranoto: è imputato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti perché in una mini-serra allestita in casa coltivava piantine di cannabis. E non certo lo spaccio era il suo obiettivo. Costretto in un letto da una malattia che gli procura atroci sofferenze, De Benedetto coltivava cannabis perché la sostanza ha un effetto miorilassante e perché la quantità fornita dal servizio sanitario (un grammo al giorno) non era sufficiente a ottenere risultati. Con lui fu denunciato un amico che lo aiutava ad innaffiare le piante: già processato, è stato condannato a un anno e due nesi.
Walter sarà processato stamani con rito abbreviato, arriverà in ambulanza a palazzo di giustizia ribadendo un concetto che più volte ha espresso: "Non ho più tempo per aspettare i tempi di una giustizia che ha sbagliato il suo obiettivo. Il dolore non aspetta. Mi assumo la mia responsabilità, mi sento a posto con la mia coscienza".
Non sarà solo davanti al giudice. Oltre ai suoi avvocati ci saranno infatti i parlamentari Caterina Licatini del Movimento 5 Stelle e Riccardo Magi di +Europa, quest’ultimo protagonista nei mesi scorsi di una protesta eclatante: portò cannabis a Walter, nella sua casa di Ripa di Olmo, e poi si autodenunciò a Roma in una caserma dei carabinieri. Insieme a loro segretario di Radicali Massimiliano Iervolino, esponenti di Volt e Giovani Democratici Toscana.
Iniziative di solidarietà si terranno in tutta Italia a sostegno della campagna #IoStoConWalter per ribadire, come sottolinea il documento di Meglio Legale e Associazione Coscioni, "il diritto alle cure di chi fa uso di cannabis terapeutica. Manifestazioni silenziose sono previste in contemporanea nei tribunali di 18 città italiane mentre anche il mondo della musica si è mobilitato con il video di una canzone diventata virale sui social, "Matto", testo di Erriquez della Banda Bardò (morto in febbraio), musica dei Matti delle Giuncaie, con immagini di Walter De Benedetto.