Virus, due vittime: anziane di Montevarchi e Cortona. Contagio ad Agazzi, chiude reparto

Valdarnese, aveva 91 anni, era malata da pochi giorni: l'annuncio del sindaco Chiassai. L'altra viveva a Camucia, la scoperta anche stavolta recente

Due addetti sanitari con protezioni contro il coronavirus

Due addetti sanitari con protezioni contro il coronavirus

Aezzo, 26 marzo 2020 - Il Covid fa un'altra vittima: è un'anziana di 91 anni, residente a Montevarchi. A dare l'annuncio amaro è stata la stessa sindaca Silvia Chiassai. La malattia si era manifestata da qualche giorno. Per la città ilsecondo grave lutto, dopo la morte della maestra che viveva al Porcellino ma insegnava proprio alle elementari Leonardo da Vinci.

A ruota ecco una seconda vittima a Cortona: una signora di 89 anni, viveva a Camucia, anche lei non ha retto all'assalto del contagio.

Intanto ad Arezzo arriva la doccia fredda dei casi positivi all'istituto di Agazzi, uno dei capisaldi dell'assistenza aretina

 

LA RIABILITAZIONE DELL’ISTITUTO DI AGAZZI COSTRETTA AD UNO STOP TEMPORANEO PER COVID19

Ecco il comunicato ufficiale dell'istituto.

L’epidemia da COVID19 lambisce anche l’Istituto di Agazzi. In accordo con la AUSL Toscana sudest, l’Istituto fermerà temporaneamente l’attività di uno dei servizi che gestisce in favore dei cittadini di Arezzo: quello della Riabilitazione per patologie Ortopediche o Neurologiche causate da eventi acuti di recente insorgenza. Si tratta di un servizio ben noto agli aretini, per l’altissimo livello di qualità degli interventi garantiti grazie alla qualificazione e professionalità dei suoi operatori e alla dotazione di apparecchiature e tecnologie per la Riabilitazione.

Lo stop temporaneo riguarderà sia il ricovero che i trattamenti diurni ed ambulatoriali. L’interruzione temporanea del servizio si rende necessaria perché si è verificato un caso di malattia da Coronavirus in un paziente che è stato ricoverato presso il reparto di Riabilitazione dell’Istituto nella settimana scorsa e due casi in nostri operatori. Di qui la necessità di sottoporre pazienti ed operatori alla diagnostica specifica mediante tampone attuando una quarantena per tutte le persone interessate.

Si dovrà provvedere anche alla sanificazione dei locali, come prevedono le buone pratiche di prevenzione del contagio verso la popolazione. Per tutto ciò si rende necessaria la temporanea chiusura del reparto. Purtroppo, tutte le attenzioni cliniche e le attività di prevenzione messe in atto non sono riuscite a impedire la diffusione di questo aggressivo agente infettivo.

L’Istituto di Agazzi è da molto tempo un punto di riferimento per il livello di eccellenza che hanno raggiunto i diversi servizi che offre agli aretini. Rappresenta anche un importantissimo polo di risposte qualificate per tutta la USL Sud Est ma anche per i cittadini della regione Toscana e per molti altri che, da altre regioni, si spostano per i trattamenti che possono ricevere in questa struttura. Il dispiacere dell’Istituto nel non poter continuare ad offrire gli abituali servizi per la Riabilitazione è mitigato solo dalla consapevolezza che sarà un’interruzione di breve durata.