Violenza su donne e minorenni "E’ una guerra mai dichiarata"

Convegno in Provincia su un fenomeno che si è acuito negli ultimi tempi a causa della pandemia. Il nuovo questore Di Lorenzo: "Dati non allrmanti ma c’è una ritrosia a sporgere denuncia"

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di Gaia Papi

"Il femminicidio è un fenomeno che non si arresta, anzi si è acuito in questi ultimi tempi a causa della pandemia e la costrizione dentro le mura domestiche ha purtroppo generato in molti casi anche il coinvolgimento dei minori", ha spiegato la presidente Silvia Chiassai in occasione dell’evento dal titolo "Quelle inaccettabili morti di una guerra mai dichiarata", dedicato al dramma dei femminicidi e della violenza contro le donne , che si è tenuto ieri nella Sala dei Grandi della Provincia, organizzato dalla consigliera provinciale con delega alle pari opportunità, Cinzia Santoni.

"Le istituzioni sono chiamate a cercare di dare il massimo aiuto possibile, non solo sostenendo concretamente le donne che subiscono violenza, ma anche dando risposte contro questa piaga sociale. La prevenzione è il mezzo principale per contrastare il femminicidio, prima ancora che sfoci nell’atto criminale, che deve essere combattuto promuovendo ogni possibile "azione positiva" per favorire una nuova consapevolezza e una presa di coscienza soprattutto nei più giovani verso un superamento degli stereotipi di genere la cui deriva sta portando ad un continuo e inaccettabile uso della violenza" ha spiegato.

Presente anche il nuovo questore Maria Luisa Di Lorenzo: "Sto analizzando i dati delle violenze sulle donne ad Arezzo, al momento non risultano allarmanti, ma non mi fermo qui. La mia esperienza mi insegna che c’è una ritrosia delle donne a denunciare. Si potrebbero, quindi, celare situazioni non conosciute. Della violenza sulle donne se ne parla ancora troppo poco, ecco perché ho accettato con piacere di partecipare all’evento".

Vincenzo Franzese, colonnello dei carabinieri: "La pandemia ha acuito il problema delle violenze fra le mura domestiche. Qualcuna non denuncia, per paura, altre lo fanno tardi. Voglio dare un consiglio alle donne che sono state oggetto di violenza: non acconsentite mai all’incontro per un chiarimento. Qundo un uomo ha un comportamento violento, non cambierà mai" spiega. "E’ importante parlare del fenomeno, e far capire che possono avere fiducia nelle forze dell’ordine".

Tra i relatori il sottosegretario al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, senatrice Tiziana Nisini, che ha parlato del mondo del lavoro; l’onorevole Manfredi Potenti della Commissione Giustizia alla Camera ha parlato di alcune proposte legislative inerenti la disciplina del Codice Rosso, ma anche Marco Dioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo e l’avvocato Antonella Calussi che hanno esaminato eventi ricorrenti sul fenomeno, infine la giornalista e scrittrice Sara Lucaroni sulla situazione delle donne negli scenari di guerra in Afghanistan prima e oggi in Ucraina.