
Vigili, accesso a ostacoli per i disabili Scalini davanti, dietro serve l’avviso
di Maria Rosa Di Termine
Una città priva di barriere architettoniche e uffici della pubblica amministrazione accessibili a chiunque. E’ la speranza, ma soprattutto il pieno diritto di chi si trova a fare i conti con difficoltà di deambulazione o è costretto a muoversi in carrozzina. A Montevarchi, dove ciclicamente divampano le polemiche per la mancanza nella centralissima via Roma di una segnaletica stradale che impedisca alle auto di parcheggiare davanti agli scivoli dei marciapiedi utilizzati dalle persone con diversa abilità, il tema è tornato in Consiglio comunale e stavolta al centro del dibattito sono finiti i quattro gradini che separano la carreggiata dall’antico portone della sede della Polizia Municipale di piazza Umberto I. Una vicenda che parte da lontano quando, sull’onda delle numerose segnalazioni di cittadini con disabilità, era stata sollecitata l’installazione di una rampa capace di far superare l’ostacolo in autonomia. A riportare nella Sala consiliare la voce di chi chiede una soluzione definitiva era stato l’esponente del Partito Democratico Luciano Rossetti che aveva riproposto, attraverso un’interrogazione agli amministratori, la necessità di realizzare finalmente l’attesa pedana. Nell’ultima seduta del parlamentino è arrivata la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Posfortunato che ha ricordato come ormai da tempo l’accesso ai locali dei Vigili urbani sia garantito ai disabili da un altro ingresso, quello di via 4 Novembre, nel retro dell’edificio. E ha aggiunto: "Per usufruirne bastano una segnalazione o una richiesta verbale, scritta oppure telefonica ed è il personale stesso ad accompagnare gli utenti allo sportello di loro interesse". Una spiegazione che non ha soddisfatto del tutto il consigliere di minoranza per una questione intanto di pari opportunità: "Dobbiamo mettere i cittadini con diverse abilità nelle condizioni di non subire ulteriori disagi – ha replicato - perché di fatto per poter entrare devono sempre e comunque avvisare prima. Una semplice rampa, invece, è la soluzione in grado di agevolare tutti, equiparando i cosiddetti normodotati ai diversamente abili e a quanti hanno problemi di varia natura per muoversi". Un principio su cui Posfortunato si è detto d’accordo, ma che si scontra con una serie di impedimenti tecnici:
"Ho verificato la situazione con il comandante della Polizia Municipale - ha concluso - e mi ha confermato che in molti usufruiscono del secondo ingresso senza alcuna barriera".