LUCA AMODIO
Cronaca

"Vigilanza per far restare i lupi nei boschi"

Dopo il capriolo azzannato, l’incontro tra esperti e l’idea dell’assessore Sebastiani per aiutare gli animali pericolosi a non uscire dal loro habitat

di Luca Amodio

Attenti al lupo? No, grazie. "Non cediamo agli allarmismi: non è una caccia alle streghe". Così - perentoria - Francesca Sebastiani, assessore all’ambiente di Castiglion Fiorentino. "Il problema va ricondotto alla radice: non scateniamo il panico", ci spiega Sebastiani.

"La presenza dei lupi, così come di altri animali selvatici in zone residenziali non è che la naturale conseguenza dei cambiamenti climatici e della distruzione dei loro habitat naturali: questa è la vera emergenza", continua. Le parole sono importanti diceva Nanni Moretti e allora "basta parlare di invasione, questi animali si stanno riappropriando di quei spazi che fino a qualche decennio fa erano loro".

E l’assessore lancia l’idea, ancora in fase di elaborazione: "sto valutando un sistema di vigilanza ma attenzione: non anti lupo bensì impegnato nella conservazione della fauna del nostro territorio così di assicurarsi che tutto avvenga correttamente nei nostri boschi". "I lupi si avvicinano ai centri urbani perché non trovano il cibo, questo perché c’è troppo abbattimento", chiosa Sebastiani. Gli antefatti sono noti. Ormai, a una settimana di distanza, tutti hanno visto il video pubblicato su facebook dal sindaco Mario Agnelli che riprendeva un lupo azzannare un capriolo nei pressi di Via Bartolomeo della Gatta, a due passi dal paese. Le immagini, filmate artigianalmente da un cittadino e finite sulla spirale social, hanno superato le 600 mila visualizzazione innescando sui commenti del post un acceso dibattito con commenti da ogni parte d’Italia. Il confronto, a qualche giorno di distanza, è ancora vivo, alimentato dai alcuni avvistamenti in luoghi urbani di animali selvatici: lupi ma non solo. Tanto per citarne uno: l’episodio del cinghiale che a Monte San Savino va a sbattere violentemente contro la vetrina di una parrucchiera, frantumandola in mille pezzi ma senza ferire nessuno.

C’è chi è preoccupato, anche indignato, per questi fatti, "e se ci fosse stato un bambino?" dice uno dei tanti commenti. Ma anche chi vede nella scena nulla di più che quello che impone la legge della natura: il più forte si impone sul più debole, preda e predatore.

A questo proposito, l’assessore all’ambiente ha incontrato due concittadine Monica Conticini, guida naturalistica e Margherita Turchi, biologa, che proprio commentando il video di Agnelli avevano frenato l’allarme e chiesto un incontro con le istituzioni, dove "gli esperti possano svolgere attività di formazione tra le parti interessati". "Il clima è stato decisamente collaborativo e Sebastiani si è rivelata disponibile al dialogo e a organizzare un incontro", racconta Turchi. Il vertice che si terrà a porte chiuse ed è in programma dopo le feste.

Saranno coinvolte, oltre le istituzioni e le associazioni di categorie, anche i corpi di volontariato ed esperti in materia.