Videosorveglianza, buio dalle telecamere A settembre il piano per sostituirle tutte

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La questione videosorveglianza in città si sta facendo scottante. A riaccendere il tema gli ultimi due episodi, la rapina al bancomat dell’Esselunga e la mega rissa in piazza Sant’Agostino, che hanno messo nero su bianco quanto le telecamere di videosorveglianza non facciano esattamente il loro dovere. Le immagini che ne escono non sarebbero qualitativamente in grado di aiutare indagini e ricostruzioni delle forze dell’ordine; spesso infatti quasi illeggibili o sgranate. Insomma la necessità di un restyling è impellente. Questione nota anche al Comune.

"Stiamo lavorando ad un progetto, che a settembre verrà presentato in giunta, per allargare le competenze di Citelum Italia Srl, che ora si occupa degli impianti di illuminazione pubblica e semaforica. L’idea sarebbe quella di darle in gestione anche l’impianto di videosorveglianza" spiega l’assessore Alessandro Casi.

"Così facendo si occuperebbe dell’aggiornamento e della sostituzione di quasi tutte le telecamere, sono più di 200, con impianti dotati di nuove tecnologie". Fondamentali per quelle telecamere collegate ad una centrale di videosorveglianza a cui accedono le forze dell’ordine. "Avere un gestore specifico garantirebbe, poi, anche una risposta immediata in termini di temi in caso di interventi per guasti".

Ma le buone notizie non sono finite. A fine 2021 la giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica dei lavori di installazione per nuovi dispositivi di videosorveglianza a Saione, Piazza Andromeda e Pescaiola.

"La richiesta di telecamere in queste zone "d’ombra" è arrivata dalle forze dell’ordine. Ne verranno installate diciassette" continua Casi. Tutto con un ando regionale per ottenere circa 80 mila euro.