
Arezzo, 10 novembre 2023 – Nel consiglio comunale di ieri pomeriggio a San Giovanni, il gruppo di centro sinistra ha presentato una risoluzione sulla vertenza Abb, andata poi in votazione. Un documento messo all'approvazione a seguito della comunicazione del sindaco e per monitorare attentamente gli sviluppi della situazione, in modo da tutelare gli interessi dei lavoratori e dell'intera comunità. La risoluzione impegna Valentina Vadi a mantenere costantemente informata la massima assise cittadina, direttamente o attraverso l’ufficio di presidenza, in merito agli sviluppi e alle iniziative intraprese sulla vicenda Abb. Esprime poi la ferma volontà di sostenere attivamente le iniziative del sindaco finalizzate a mitigare l'impatto della crisi sull'occupazione e sull'intera comunità locale, garantendo al tempo stesso il rispetto delle procedure e delle normative istituzionali vigenti.
C'è poi l'impegno dei consiglieri a seguire da vicino l'evoluzione della situazione e a fornire il proprio contributo per affrontare in modo efficace la crisi aziendale, nel rispetto degli interessi della comunità e dei lavoratori. La risoluzione è stata votata all'unanimità ed entra in vigore immediatamente dopo la sua adozione. "Durante la comunicazione del sindaco sulla vertenza Abb - ha spiegato il gruppo di centro sinistra - è emersa nel nostro gruppo l’idea che la modalità utilizzata dal sindaco, già sperimentata in passato, debba essere utilizzata per il caso specifico. Per rendere istituzionale il percorso avevamo disponibile solo lo strumento della risoluzione. Abbiamo quindi optato per questa via ritenendo prioritario stabilire un percorso informativo efficiente. Le precedenti gestioni di situazioni di crisi aziendali e il primo periodo della pandemia dimostrano che l’informativa del sindaco in consiglio, congiuntamente all’utilizzo dell’ufficio di presidenza, portano ai migliori risultati di trasparenza ed efficacia".
La vicenda Abb è molto attuale e lo stesso sindaco Vadi, durante una comunicazione ai consiglieri, ha illustrato l’esito di un incontro tra azienda e parti sociali che si è tenuta il 7 novembre. E’ stata chiesta la cassa integrazione per i dipendenti con contratto di somministrazione. In base a quanto spiegato dal sindaco, su 150, solo una quarantina potrebbero veder continuare il loro percorso all’interno dell’azienda.