LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Verso il voto: il Pd rompe gli indugi. Primi vertici, incontro con Donati

Il partito interrompe il surplace e scende in campo: mobilitazione in città, spazio alle liste civiche. Per il sindaco sale l’ipotesi di una donna. Tra i nodi c’è la ricandidatura di Ceccarelli in Regione.

La segretaria provinciale del Pd Barbara Croci insieme a Francesca Basanieri

La segretaria provinciale del Pd Barbara Croci insieme a Francesca Basanieri

La mossa anticipa la stagione: non è una campagna d’autunno, bensì di primavera. Il Pd molla gli ormeggi e imposta la rotta verso le regionali ma disegnando le coordinate verso la battaglia di tutte le battaglie: la scalata a Palazzo Cavallo. C’è ancora un anno ma il cantiere della coalizione è aperto, in modalità "lavori in corso". Come? Si comincia "annusandosi" tra alleati per testare il terreno di una coalizione dai confini aperti: Luciano Ralli, al timone del partito cittadino, rivela "incontri bilaterali con partiti, liste civiche centriste che stanno all’opposizione della giunta Ghinelli". Il collante nella fase di avvio "è un giudizio critico e negativo sull’operato del governo cittadino e di un sindaco che nella seconda consiliatura marca la sua assenza".

Ma gli incontri bilaterali riguardano anche potenziali candidati, "persone che si sono messe a disposizione, abbiamo molte donne". Il pensiero - non dichiarato - corre, tra le opzioni in campo evocate da Ralli e per ora top secret, alla scelta di Lucia De Robertis di non ricandidarsi al consiglio regionale. Potrebbe entrare nella rosa dei candidati sindaco? Presto per dirlo, Ralli non si sbilancia, la segretaria provinciale Barbara Croci sorride con un pizzico di compiacimento (forse un auspicio personale) all’ipotesi che la coalizione sia guidata da un candidato donna nella battaglia delle comunali. Come è stato in passato con Monica Bettoni. Ma certo, c’è da condividere il nome e il metodo con gli alleati. Per ora agli incontri bilaterali hanno partecipato i 5Stelle con il segretario provinciale Tommaso Pierazzi, gli esponenti di Scelgo Arezzo guidati da Marco Donati. "Condividiamo l’opposizione alla giunta Ghinelli e le battaglie in consiglio comunale, ci sono sensibilità diverse sul percorso per la definizione dei temi programmatici e per la scelta del candidato sindaco, ma iniziamo un percorso insieme e troveremo la sintesi".

Nell’agenda dello schieramento da costruire c’è un primo faccia a faccia in programma nelle prossime settimane che metterà al tavolo con i dem Arezzo 2020 e il fronte Avs, i pentastellati, Italia Viva e Azione. Per ora al tavolo non si siederà Donati che chiede lumi sul percorso da condividere. La battaglia per Arezzo che incrocia quella delle regionali, probabilmente tra fine settembre e ottobre. Qui i movimenti sono più evidenti (e vorticosi) a Firenze che ad Arezzo ma Croci è chiara quando dice che "nel frattempo non stiamo con le mani in mano e lavoriamo alle proposte che avanzeremo alla segreteria regionale dalla quale attendiamo indicazioni su alcuni aspetti fondamentali". Due su tutti: la deroga a consiglieri regionali uscenti già al terzo mandato e sopratutto la candidabilità dei sindaci. Aspetto non da poco perchè in provincia di nomi e profili ce ne sono in quantità, a cominciare da Roberta Casini, Sergio Chienni, Leonardo Degli Innocenti O Sanni.

Intanto la campagna di primavera del Pd lancia una mobilitazione a tappeto sul territorio con al centro i temi che impattano la vita delle famiglie. Francesca Basanieri e Vanessa Bigliazzi si soffermano sul calendario di incontri "con i cittadini per spiegare gli errori del governo Meloni per i tagli ai Comuni che penalizzeranno i servizi". Sanità, salario minimo, lavoro i punti cardine sui quali i dem impostano la bussola dei prossimi mesi. Con una trasferta romana che riapre la piazza delle manifestazioni. "Andremo a Roma e saremo oltre duecento da tutta la provincia", annuncia Paolo Brandi. Adesione convinta alla manifestazione pro-Europa lanciata dal giornalista Michele Serra. La campagna di primavera è scattata.