SONIA FARDELLI
Cronaca

Veneri punta su Vedovini: "Può essere decisivo: da dirigente farei di tutto per farlo giostrare"

Luca non ha dubbi: "Con Enrico in lizza Porta del Foro ha più chance di vincere"

Veneri punta su Vedovini: "Può essere decisivo: da dirigente farei di tutto per farlo giostrare"

Luca Veneri, ex cavaliere di Porta del Foro e poi anche allenatore-giostratore della Chimera nelle due Giostre del 2014, spinge per il ritorno in sella di Enrico Vedovini. "Fossi un dirigente giallocremisi - dice - farei di tutto per farlo giostrare. Va bene tirarlo dentro come allenatore, ma con lui in lizza ci sono tante possibilità in più di vincere".

Questo il pensiero di Luca Veneri, imprenditore aretino, che ha corso 39 giostre, vincendo 9 lance d’oro, 7 per Porta del Foro in coppia con il fratello Gabriele e con Enrico Giusti e le altre 2 nella parentesi a Santo Spirito.

Veneri, come giudica la scelta di Vedovini di andare ad allenare Porta del Foro?

"La vedo come una bella opportunità. Enrico è ambizioso e motivato. Ha così l’occasione di riportare alla vittoria un quartiere che negli ultimi tempi non è stato neppure troppo fortunato. In altri quartieri non penso che ci fossero grosse opportunità, qui ha la possibilità di esprimersi".

E in caso di emergenza, come giostratore?

"Vedovini a mio avviso può ancora essere decisivo nella sfida al Buratto. Io farei di tutto per rimetterlo in sella, almeno per le due Giostre del 2024. Averlo come giostratore fa entrare il quartiere in piazza con tutto un altro spirito. Ha grande coraggio e può darne anche a chi corre con lui. È molto ambizioso e come Cicerchia e Scortecci è a pochi passi dal record: Martino Gianni ha una sola lancia più di loro e Tripolino è in testa alla classifica con 15 successi. La per lui vetta dell’albo d’oro non è poi così lontana".

Per Porta del Foro cosa può significare l’arrivo di Vedovini?

"Io non conosco bene le ultime vicissitudini di San Lorentino: penso che ingaggiando Vedovini hanno fatto un bel colpo, io però avrei aspettato la fine del mandato di questo consiglio direttivo. E mi sarei tenuto il vecchio capitano ed Enrico Giusti come allenatore, andando avanti con il progetto".

Perché?

"Lo dico per esperienza personale e senza nulla togliere a Vedovini. Se io e mio fratello Gabriele non avessimo avuto alle spalle un consiglio e un rettore forte forse non saremmo riusciti a vincere sette lance d’oro. Dopo i primi anni sicuramente avrebbero sostituito Gabriele. Invece ci hanno dato fiducia ed i risultati sono arrivati. Enrico Giusti non ha fatto un brutto lavoro. A giugno hanno fatto molto bene ed è mancata solo la vittoria".

Nella Giostra di settembre i giostratori della Chimera cos’hanno sbagliato?

"Non sono stati gli unici a sbagliare. Prendere l’ex giostratore biancoverde però è sicuramente un bel colpo, mi dicono che anche il figlio è molto bravo e può essere un importante investimento per il futuro".