REDAZIONE AREZZO

Veneri, l’uomo forte della coalizione. Il recordman di voti punta al bis. Forza Italia con Mennini, rebus Lega

L’imprenditore orafo vanta oltre 5300 preferenze nel 2020, è anche il candidato più accreditato per Palazzo Cavallo. Il Carroccio può candidare Agnelli o Vecchi ma i vannacciani schierano Romani.

L’imprenditore orafo vanta oltre 5300 preferenze nel 2020, è anche il candidato più accreditato per Palazzo Cavallo. Il Carroccio può candidare Agnelli o Vecchi ma i vannacciani schierano Romani.

L’imprenditore orafo vanta oltre 5300 preferenze nel 2020, è anche il candidato più accreditato per Palazzo Cavallo. Il Carroccio può candidare Agnelli o Vecchi ma i vannacciani schierano Romani.

Il mosaico delle candidature di centrodestra per le Regionali di ottobre ha due tessere già posizionate. Fratelli d’Italia ha già chiarito le proprie intenzioni: il capolista sarà Gabriele Veneri che cinque anni fa fece il record di preferenze arrivando oltre quota 5300. Di lui si parla anche di probabile candidato a sindaco, con il paracadute della conferma regionale. Anche Forza Italia va sul sicuro e punta su Bernardo Mennini, segretario provinciale del partito che guida anche Aci e Lfi.

Ancora in alto mare, invece, la Lega. Tra i profili che potrebbero essere capolista ci sarebbero quello di Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino e figura di rilievo nel panorama locale e con un consenso personale non trascurabile. La scelta del Carroccio per il ruolo di capolista potrebbe ricadere anche sul segretario provinciale Gianfranco Vecchi. Ma, come detto, le dinamiche interne al partito di Matteo Salvini sono ancora poco decifrabili. Da non dimenticare l’incognita Roberto Vannacci: da solo il generale alle Europee dello scorso anno ha preso circa il 40% dei voti espressi a favore della Lega in Toscana. Un peso politico che il vice segretario di Salvini potrebbe spendere anche nel nostro territorio con Cristiano Romani, vice presidente nazionale del suo movimento politico Il Mondo al Contrario.

C’è poi un’area civica di centro che va da Noi Moderati alla lista che sosterrà direttamente il candidato Alessandro Tomasi sul quale si giocano partite diverse. Non ci sarà Lucia Tanti, vice sindaco di Arezzo e punto di riferimento locale del partito di Maurizio Lupi: le sue ambizioni politiche sono concentrate sulla prossima corsa a sindaco del capoluogo. Noi Moderati, accreditato dai sondaggi più recenti di un consenso che in Toscana oscilla tra l’1,5% e il 2% sta valutando l’ipotesi di presentare una lista autonoma o di far parte della civica di Tomasi. Difficile vedere il nome del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, nome circolato inizialmente come candidato ma che avrebbe scelto di fermarsi un giro dopo il risultato delle Europee 2024. Il passo indietro dell’inquilino di Palazzo spalanca la strada, da capolista dei ‘tomasiani’, a un altro sindaco, quello di Bibbiena Filippo Vagnoli. Nell’area civica del sindaco di Pistoia potrebbe trovare spazio anche il consigliere regionale Marco Casucci, uscito dalla Lega nei mesi scorsi e da allora vicino alle posizioni di Noi Moderati.

I posti disponibili per la provincia di Arezzo per il centrodestra sarebbero al massimo uno, o due nella migliore delle ipotesi. Una strada stretta con molte incognite.

Federico D’Ascoli