Veneri: "Anni di denunce ma nulla migliora"

I pendolari da Arezzo a Firenze affrontano disagi a causa dei frequenti guasti ai treni. Fratelli d'Italia denuncia la mancanza di miglioramenti da parte della Regione Toscana.

Gli ultimi due casi hanno riguardato i pendolari che da Arezzo vanno verso Firenze. In due giorni i treni hanno causato disagi alle persone che sono rimaste chiuse dentro i vagoni per un’ora a Figline, mentre il giorno prima fra San Giovanni e Montevarchi, ancora un guasto al treno ha obbligato a un trasbordo con altre complicazioni che hanno alla fine determinato per i pendolari una giornata di lavoro persa con tutte le conseguenze che questo comporta.

"Purtroppo non sono gli unici casi che si sono verificati ultimamente e che riguardano in generale il sistema del pendolarismo toscano e dei collegamenti infrastrutturali – sostengono Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – sia che ci si sposti con il treno che si utilizzi l’auto, chi deve raggiungere il posto di lavoro ha molte probabilità di non farlo in tempo utile, a meno che non parta nel cuore della notte. Un problema che interessa migliaia di persone, alle quali la Regione Toscana non ha fornito strumenti di miglioramento della propria condizione".

"Treni in pessimo stato, che raramente rispettano gli orari ma, quello che è peggio, sono evidentemente manutenuti male o troppo usurati, visto che i guasti sono frequenti e colpiscono indiscriminatamente tutte le direttrici – continua l’ analisi di Capecchi e Veneri – insomma, uno stillicidio di situazioni pericolose e negative che condizionano la vita di troppe persone, spesso andando a detrimento addirittura della loro dimensione professionale o dei loro studi".

"Su questo tema siamo intervenuti più volte, incontrando anche i comitati dei pendolari, facendo atti di indirizzo e interrogazioni sul tema. All’orizzonte non si vedono segnali di miglioramento – concludono i due esponenti del partito di Giorgia Meloni – il 19 marzo, quando l’assessore Baccelli parteciperà ai lavori della commissione, gli chiederemo conto anche del trasporto ferroviario, con la riflessione se non sia il caso di avviare una analisi approfondita del contratto di servizio e sul rispetto dello stesso".