MARCO CORSI
Cronaca

Valdarno valuta la creazione della Società della Salute per migliorare i servizi socio-sanitari

La Conferenza dei Sindaci del Valdarno discute la costituzione della Società della Salute per gestire meglio le risorse regionali.

La Conferenza dei Sindaci del Valdarno discute la costituzione della Società della Salute per gestire meglio le risorse regionali.

La Conferenza dei Sindaci del Valdarno discute la costituzione della Società della Salute per gestire meglio le risorse regionali.

La Conferenza dei Sindaci del Valdarno sta pensando alla possibile costituzione della Società della Salute, che consentirà una omogeneizzazione nei servizi socio-sanitari erogati ai cittadini del Valdarno e una gestione diretta delle risorse assegnate dalla Regione. A questo proposito martedì scorso, a San Giovanni, si è tenuto un secondo incontro per analizzare i dettagli tecnici di questa operazione e soprattutto per comprendere come funzionano questi organismi. Un primo appuntamento c’era stato nelle settimane scorse con il presidente della commissione sanità del consiglio regionale della Toscana, Enrico Sostegni. Ieri invece, la presidente Valentina Vadi e i componenti della Conferenza hanno accolto i funzionari della Regione Toscana esperti in materia. Sono stati approfonditi gli aspetti organizzativi, amministrativi e gestionali della SdS. Erano presenti, tra gli altri, Barbara Trambusti dirigente settore sanità, welfare e coesione sociale, la direttrice della zona distretto della Asl Stefania Magi e dei servizi sociali Patrizia Castellucci.

Le Società della Salute rappresentano una soluzione organizzativa inedita dell’assistenza territoriale che sviluppa l’integrazione del sistema sanitario con quello socio assistenziale. Sono formate da soggetti pubblici senza scopo di lucro, costituiti per adesione volontaria dei Comuni di una stessa zona-distretto e della Asl competente. Sul territorio della Toscana, ci sono attualmente 16 SdS e 12 zone distretto senza SdS. In queste organizzazioni, lavorano fianco a fianco professionisti e operatori sanitari e sociali, del terzo settore e del volontariato.

Ma di cosa si occupano in pratica queste società? Intanto integrano i servizi e le attività di comuni e aziende sanitarie, lavorando per offrire alle persone a risposte unitaria ai bisogni socio sanitari e sociali e diventando l’unico interlocutore e porta di accesso ai servizi territoriali. Sulla base di dati sullo stato di salute della popolazione locale, le SdS descrivono poi gli obiettivi e programmano gli interventi sociosanitari territoriali per raggiungerli. Si occupano di stili di vita e di promozione della salute e sulla base di dati sullo stato di salute della popolazione locale, descrivono gli obiettivi e programmano gli interventi sociosanitari territoriali. Infine organizzano e gestiscono le attività sociosanitarie della non autosufficienza e disabilità e le attività di assistenza sociale individuate dal piano sanitario e sociale integrato regionale.