LUCA AMODIO
Cronaca

"Urla di notte e degrado". La rivolta dei residenti contro la discoteca. E scatta la denuncia

Il Class 125 finisce nel mirino dei residenti di via Madonna del Prato "Musica alta fino all’alba. Gente per strada e sporcizia ai portoni" Biagioni replica: "Chi è ubriaco non entra, facciamo prevenzione".

"Urla di notte e degrado". La rivolta dei residenti contro la discoteca. E scatta la denuncia

Un ragazzo in barella a bordo di un’ambulanza e due volanti della polizia in sirena. Venerdì scorso, piena notte, in via Madonna del Prato, fuori dal Class 125, uno dei principali locali della movida aretina. Un residente riprende le scene movimentate con lo smartphone, carica su internet il video che diventa virale e scatena il polverone: non solo social. Tra chi abita in zona, c’è chi è esasperato dalla situazione: "Qui non si dorme: venerdì scorso sembrava una guerra", dice uno dei residenti mostrando anche video di scene analoghe accadute in passato. Per questo nel maggio scorso era stato firmato da una ventina di residenti, tra via Madonna del Prato e Piazza Risorgimento, un esposto "per molestie, disturbo, imbrattamenti, difetto di igiene e pericolo per l’incolumità pubblica". Nel documento i residenti lamentavano "da troppo tempo un grave disturbo alla quiete pubblica e al riposo" facendo riferimento alla musica ad alto volume "che esce dal locale fino alle 4 di mattina". Nell’esposto si punta il dito anche su certi frequentatori che dopo aver alzato il gomito, cominciano a urlare lasciando anche tracce di sporcizia, persino "vomito che imbratta la strada e i portoni".

Il documento era stato indirizzato al Comune, alle forze di polizia, e all’Arpat. Ora c’è un nuovo esposto, inviato appena venti giorni fa con lo stesso oggetto e gli stessi destinatari. A firmarlo sono ancora una volta i residenti nella zona del centro storico. Anche in questa nuova segnalazione, gli elementi sulla cui base si chiede un intervento delle autorità sono gli stessi. Nel documento si fa riferimento ad "assembramenti molesti" e al "degrado della zona per la presenza di bottiglie, vetri, rifiuti anche di fronte al portone di ingresso".

Alle accuse replica in modo pacato ma determinato Fabrizio Biagioni, proprietario della discoteca: "Il Class esiste dal 1966 e nel tempo è diventato molto più sicuro: non c’è mai stata una scazzottata e noi facciamo prevenzione, chi è ubriaco non entra. La musica? Il locale è sottoterra, non può dar fastidio".

Biagioni aggiunge: "Il problema è semmai tutta la gente che non entra da noi, proprio perché alterata, ma che si accumula fuori dal locale e a volte non si comporta a modo, come d’altronde succede durante la settimana con il via via che c’è in quella zona. Eppoi con l’associazione Dog facciamo monitoraggio del disagio giovanile, legato soprattutto all’abuso di alcol".

Infine, ricorda Biagioni "le mattine puliamo a nostre spese via Spinello, via Madonna del Prato e piazza Risorgimento".