REDAZIONE AREZZO

Un’esercitazione al Pratomagno. Ricerca dispersi e recupero feriti

Esercitazione di ricerca e soccorso in ambiente montano nel Casentino per il soccorso alpino toscano. Test di competenze e tecnologie per interventi efficaci in situazioni di emergenza.

Un’esercitazione al Pratomagno. Ricerca dispersi e recupero feriti

CASENTINO

Importante esercitazione di ricerca organizzata dalla XXXIII delegazione del soccorso alpino e speleologico toscano nella splendida cornice del Pratomagno.

Lo scenario simulato riguarda la ricerca dispersi e il recupero di feriti, affinando così le tecniche di primo soccorso e recupero in zone impervie. Un’opportunità significativa per mettere alla prova le competenze e l’efficacia dell’unità in condizioni realistiche, simulando situazioni di emergenza in ambiente montano. Un importante strumento di prevenzione e di verifica dei piani di emergenza, che ha l’obbiettivo di testare il modello di intervento e l’adeguatezza delle risorse. L’area del Pratomagno per le sue caratteristiche morfologiche e le difficili condizioni climatiche che la caratterizzano, ha rappresentato lo scenario ideale per verificare sia l’abilità degli operatori, che le ultime tecnologie a disposizione in ambito della ricerca dispersi. All’esercitazione hanno partecipato 35 tecnici, tra cui Cor (Coordinatori della ricerca), Ter (Tecnici di ricerca) e unità cinofile di superficie, confermando la variegata preparazione delle risorse impiegate nelle operazioni di soccorso.

La simulazione si è basata sulla ricerca di un ragazzo disperso da 24 ore, sul suo successivo ritrovamento e sulla messa in sicurezza del ferito recuperato in una zona impervia tra le pareti verticali del Pratomagno. L’esercitazione che si è basata sull’utilizzo di tecniche avanzate di ricerca, ha evidenziato l’importanza della formazione continua e della pratica costante per garantire un intervento rapido ed efficace in caso di emergenza oltre ad aver contribuito a fornire preziose lezioni che saranno utili per affrontare situazioni reali nel futuro. L’attività, che si è resa molto impegnativa per l’ambiente che presenta svariate difficoltà tra zone boschive, dirupi e pareti scoscese ha come obbiettivo la verifica dei sistemi di allertamento, le tempistiche e le operatività specifiche per poter migliorare le modalità di intervento.

Sara D’Alessandro