MARCO CORSI
Cronaca

Una storia da scolpire. Artisti da tutto mondo per raccontare le stragi nazifasciste

Si chiude domenica a Cavriglia la quarta edizione dedicata alla scultura. Dodici scalpellini hanno plasmato il travertino per lasciare il loro ricordo. Tutti insieme uniti dalla stesso spirito di pace e di fratellanza.

Una storia da scolpire. Artisti da tutto mondo per raccontare le stragi nazifasciste

Una storia da scolpire. Artisti da tutto mondo per raccontare le stragi nazifasciste

Domenica prossima, a Cavriglia, si chiuderà ufficialmente la quarta edizione del Simposio Internazionale di Scultura Monumentale "Pietra Sublime". Un’edizione, questa, particolarmente sentita, in quanto dedicata agli eccidi perpetrati nel luglio del 1944 dalle truppe nazifasciste in ritirata e ancora tristemente impressi nella mente di ogni appartenente alla comunità cavrigliese: sono molte, infatti, le famiglie che hanno avuto un parente o comunque una persona cara che, di quell’atroce delitto di guerra, è rimasto vittima. La manifestazione di chiusura, che si svolgerà domenica 19 maggio alle ore 17 nell’Area Polivalente di Bellosguardo, dove gli artisti hanno lavorato, sarà l’occasione per parlare direttamente con ognuno di loro, capire cosa ha ispirato i loro progetti e conoscerne un po’ meglio la vita e le origini: sono, come è noto, 12 i paesi rappresentati: Italia, Francia, Slovenia, Armenia, India, Germania, Iran, Corea del Sud, Ucraina, Cina, Cile e Georgia. Volodymyr Kochmar, che già ha partecipato alla scorsa edizione di "Pietra Sublime", ha portato a Cavriglia la sua arte, facendo di essa una concreta dimostrazione di pace e di tolleranza. Vecchia conoscenza dell’evento è il Maestro Vighen Avetis, proveniente dall’Armenia, paese da tempo unito a Cavriglia da un forte legame, oltre a Solmaz Vilkachi, giovane artista iraniana che ha già scolpito a Bellosguardo e a Yunmi Lee, rappresentante della Corea del Sud, che a "Pietra Sublime" ha portato freschezza e competenza. Altro artista conosciuto dalla comunità è lo sloveno Arijel Strukeli che fu ospite della seconda edizione del Simposio, assieme al cinese Jiefu Zhou che di Cavriglia e delle sue caratteristiche si è innamorato! Completamente nuovo a questa esperienza è un gruppo di artisti, fra i quali spicca il rappresentante del paese gemellato francese de La Chapelle Saint Mesmin, Abdelkader Benlarbi, l’indiano Kantakishore, che ha trasferito un po’ di Oriente nel nostro Occidente, il georgiano Ferhat Osgur Gorel, ideatore di un progetto dal forte impatto artistico, la cilena Luz Yankovich, che ha attraversato letteralmente il Mondo per portare qui il suo messaggio di pace e la tedesca Verena Mayer, in rappresentanza di quella nazione dove, durante il Secondo Conflitto Mondiale, si sviluppò e imperò la teoria nazista.

Chiude questa carrellata di artisti l’italiano Adriano Ciarla, anch’egli veterano del Simposio e autore di un’opera posizionata nel Viale d’accesso all’Antico Borgo di Castelnuovo d’Avane. Il tutto sotto la direzione artistica di Bettino Francini. Le 12 opere saranno collocate, dopo la manifestazione di chiusura, nei luoghi simbolo degli eccidi. Quattro a Cavriglia vicino alla rotatoria principale, cinque a Castelnuovo dei Sabbioni, nel camminamento pedonale all’altezza della caserma dei carabinieri e tre a Meleto Valdarno in viale Barberino, presso il nuovo monumento ai caduti.