Una nuova frenata per l’impianto eolico "Badia del Vento"

Rinviata la conferenza dei servizi in Regione Toscana per l'impianto eolico "Badia del Vento" a causa di incertezze sulla valutazione di impatto ambientale. Preoccupazioni per gli effetti negativi sull'ambiente e sulle specie protette.

Una nuova frenata per l’impianto eolico "Badia del Vento"

Una nuova frenata per l’impianto eolico "Badia del Vento"

VALTIBERINA

Rinviata a data da stabilire la conferenza dei servizi in sede di Regione Toscana per l’impianto eolico "Badia del Vento", quello che prevede le sette pale alte quasi 200 metri posizionate in territorio toscano (Comune di Badia Tedalda) ma al confine con l’Emilia Romagna. Non si è formata una posizione univoca della Regione per la pronuncia della valutazione di impatto ambientale: questa la motivazione riportata nella nota della direzione "tutela dell’ambiente ed energia", anche se nel frattempo sono arrivate ulteriori osservazioni e contributi tecnici che evidenziano l’inopportunità di impianti di proporzioni enormi sui fragili crinali dell’alta Valmarecchia e Valtiberina. "Insostenibile per le aree naturali protette": a dirlo è la stessa direzione della tutela dell’ambiente, sollevando "elementi di dubbio sull’assenza di incidenze negative significative sull’integrità dei Siti Natura 2000… e su specie di interesse per la conservazione caratterizzanti…".

Dello stesso parere anche il parco interregionale del Sasso di Simone e Simoncello, che evidenzia "gli impatti e le incidenze quantomeno significative del progettoconsiderato che l’area dell’impianto, per le sue caratteristiche strutturali, è frequentata per alimentazione da individui di aquila reale, biancone, falco pecchiaiolo, albanella minore…oltre che da chirotteri…".

Il comitato Appennino Sostenibile riporta poi anche le tesi della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini e del Comune di Casteldelci, oltre che delle rispettive soprintendenze. "Non vengono superate le criticità in merito alla coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale regionale e l’idoneità delle aree per l’installazione di impianti eolici – scrive la Regione Emilia Romagna – e permane una significativa interferenza con il profilo del crinale, dei coni visuali e dei punti di vista. Inoltre, risultano potenziali effetti negativi e significativi del progetto sulle componenti ambientali".