"Una famiglia speciale" Il dolore di una comunità

L’annuncio del sindaco. "Terribile, ora preghiamo perché il figlio si salvi". Le associazioni che lo seguivano mobilitate: "Aiuteremo insieme il ragazzo".

"Una famiglia speciale"  Il dolore di una comunità

"Una famiglia speciale" Il dolore di una comunità

di Francesco Tozzi

TERRANUOVA

Una tragedia che ha ha sconvolto un’intera comunità. Terranuova piange le vittime del terribile incidente di Indicatore che martedì pomeriggio ha dilaniato una famiglia. Al volante della Skoda blu, completamente distrutta, c’era Francesco Diana, che in tanti chiamavano Franco, morto dopo la corsa al San Donato di Arezzo. Accanto a lui nell’abitacolo la moglie Gianna Mori, morta nella notte a Careggi. Il figlio di 25 anni è ancora ricoverato al policlinico Le Scotte di Siena in gravi condizioni. Francesco e Gianna erano due genitori che ogni giorno donavano la vita al loro ragazzo, che soffriva di una forma di autismo ed era seguito dall’associazione Arkadia Onlus, che propone progetti socio- educativi tramite laboratori di socializzazione e integrazione, propedeutici all’inserimento lavorativo e all’affiancamento in attività presenti nel territorio.

Ha un ricordo bellissimo dei due genitori Daniele Lapi, a capo di Arkadia: "Li conoscevo da molti anni – ha detto Lapi – Il figlio frequenta le nostre attività. Gianna l’ho sempre vista combattiva e sempre con il sorriso, con una grande forza d’animo. Il figlio era la loro vita. Una famiglia meravigliosa cui era impossibile non volere bene. Avevamo un bellissimo rapporto. Abbiamo perso un’amica, con Gianna c’era un rapporto di pura amicizia. Era una donna esuberante, sempre pronta alla battuta e sapeva sdrammatizzare". La coppia, molto riservata, abitava in una palazzina vicino al centro delle Ville.

Lui lavorava alla Polynt di San Giovanni. La moglie era una donna forte, allegra e spontanea, colpita lo scorso anno da un grave lutto, la morte del fratello per infarto. Il nonno era invece scomparso un paio d’anni fa. Adesso per il giovane è rimasta soltanto la zia. Anche Andrea Manetti, imprenditore terranuovese e promotore del corso per barman inclusivo, ha incontrato spesso la famiglia Diana al Chiosco Paradiso di Montevarchi: "Una famiglia meravigliosa - racconta - Lui introverso, lei molto più aperta e sorridente, ma entrambi persone semplici che silenziosamente e con grande dignità si prendevano cura ogni giorno del figlio". All’associazione la Crisalide, il presidente Stefano Sesti non nasconde la forte emozione: "Ho saputo tutto martedì alle 21,30. E’ una tragedia. Posso solo dire che Gianna e Francesco erano due persone splendide che facevano parte in tutto e per tutto della nostra famiglia. Ci siamo offerti di aiutare la famiglia e insieme ad un legale di fiducia del Comune stiamo lavorando per tutelare il ragazzo".

Cordoglio e vicinanza sono stati espressi anche dal sindaco: "La nostra comunità si stringe attorno ai parenti e agli amici della famiglia Diana – ha scritto in un post su Facebook Sergio Chienni – Gianna e Francesco erano persone buone, amate e genitori premurosissimi, oltre ad essere parte de La Crisalide. Preghiamo e speriamo per il figlio perché possa essere dichiarato presto fuori pericolo". Nel frattempo la parrocchia di San Michele Arcangelo delle Ville, ieri sera, ha interamente dedicato il rosario alla famiglia Diana.