Un paese in vetrina. Quelle bancarelle alla conquista dei vicoli. Sette giorni di eventi

La mostra mercato iniziata il 25 aprile proseguirà fino al 1° maggio. Tradizione ma anche storia si respirerà nell’antico borgo. Ci sarà anche una collaterale dedicata a 20 artisti e alle loro opere.

Un paese in vetrina. Quelle bancarelle alla conquista dei vicoli. Sette giorni di eventi

Un paese in vetrina. Quelle bancarelle alla conquista dei vicoli. Sette giorni di eventi

Si respira un’aria nuova girando fra le strade, i vicoli, le piazzette e le botteghe del centro storico di Anghiari in occasione della Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana, la rassegna che apre di fatto ufficialmente l’intenso calendario annuale di eventi nel paese di Baldaccio. Per meglio dire, c’è una ventata di modernità che si inserisce nel contesto di una tradizione oramai consolidata, la quale deve rimanere il cardine forte della situazione. L’artigianato, esaltazione della creatività e dell’abilità manuale, è permeato infatti di una tradizione (che significa poi anche storia) legata anche e soprattutto al territorio di riferimento. In questo 49esimo appuntamento con la mostra mercato, evento dal sapore anche preparatorio a quello del 2025, nel quale si festeggerà l’edizione numero 50, inizia a consumarsi il passaggio sopra ricordato, che diventa un salto di qualità decisivo, perché la manifestazione – nel conservare le sue prerogative di successo – trova insieme la sua perfetta con l’attualità dei tempi e quindi con il significato e l’importanza di essere artigiani al giorno d’oggi.

Gli organizzatori hanno insomma iniziato a lavorare in prospettiva e quindi a garantire un futuro a una kermesse che per una settimana fa di Anghiari la "capitale" dell’artigianato in provincia di Arezzo e in tutta la Toscana. La cinquantina di espositori, locali e da fuori comprensorio, è garanzia della qualità che da sempre costituisce il valore aggiunto: l’artigiano al lavoro, con il rumore dei suoi strumenti che echeggia fra le mura del borgo di Anghiari, è l’esaltazione di un pregio e di un estro tipicamente italiani. Chi gira per lo stupendo scenario medievale coglie fin da subito questa eccellenza, che potrà poi ammirare in forma più concentrata nello spazio dedicato al settore artistico con le opere che impreziosiscono la collaterale dal titolo "I mestieri dell’arte fra Tevere ed Arno" (20 artisti e più di 100 pezzi), mentre la sede comunale di Palazzo Pretorio ospita un’altra particolarità di questa edizione: il Museo della Racchetta, nel quale tennis e musica vengono messe a confronto come arti; similitudini sono anche nella creazione e nella lavorazione degli strumenti. E il 1° maggio gran finale con la Festa dei Fiori in piazza Baldaccio. Non dimenticando il piacere di terminare la visita a tavola per assaggiare le tipicità del posto: quanto basta per fare di Anghiari, che è uno dei "Borghi più belli d’Italia", la meta di lusso della classica escursione primaverile.