
AREZZO "Vivere la giornata di venerdì in digiuno e preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e...
AREZZO
"Vivere la giornata di venerdì in digiuno e preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti in corso". E’ l’appello che papa Leone XIV ha rivolto ai fedeli di tutto il mondo, accolto anche nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, in comunione con tutte le diocesi italiane. "Continuiamo a fare nostro il pressante appello del Papa – ha dichiarato il vescovo Andrea Migliavacca – che dal giorno della sua elezione, l’8 maggio scorso, invoca senza sosta il dono di una "pace disarmata e disarmante" e sprona tutte le Chiese a pregare e ad adoperarsi, a ogni livello, per favorire occasioni e iniziative di riconciliazione". Il Vescovo ha sottolineato come le parole del Pontefice risuonino con forza in un mondo ferito dai conflitti: "La Terra Santa, l’Ucraina e molte altre regioni continuano a vivere nella sofferenza e nella distruzione. È urgente che le comunità cristiane non smettano di invocare la pace". Per questo motivo, la diocesi aretina ha invitato sacerdoti, comunità religiose, parrocchie, associazioni e movimenti cattolici ad aderire alla giornata di digiuno e preghiera con iniziative proprie, ma anche a unirsi al momento di preghiera diocesano promosso per oggi alle 21, nella chiesa di San Michele, lungo Corso Italia. "Sosteremo insieme in preghiera dinanzi all’immagine della beata vergine Maria, Regina della Pace – ha spiegato Migliavacca – un’opera dipinta da Aldo Dragoni all’inizio della seconda guerra mondiale, che oggi ci parla con una forza ancora più intensa".
Il Vescovo ha concluso ricordando l’esortazione di Pio XII del 1939: "Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra".