Tutto sulla storia della Buitoni. Esposizione a Palazzo Alberti: "Un patrimonio della comunità"

Il presidente del Cral Belli ha evidenziato i motivi dell’iniziativa

Tutto sulla storia della Buitoni. Esposizione a Palazzo Alberti: "Un patrimonio della comunità"

Tutto sulla storia della Buitoni. Esposizione a Palazzo Alberti: "Un patrimonio della comunità"

SANSEPOLCRO

I "pilastri" dell’azienda, con particolare riferimento al commendator Marco Buitoni e al dottor Bruno Buitoni; l’esperienza rivelatasi pioniera dell’asilo nido; le gite, le manifestazioni sportive, le parentesi al mare, le serate all’insegna di musica e ballo, le attività ricreative più in generale, ma anche le giornate di lavoro con il sorriso di uomini e donne dipendenti dello stabilimento, nonché le storiche confezioni di pastina glutinata che hanno conquistato i mercati di tutto il mondo. Il clima di familiarità e armonia e lo speciale rapporto fra direzione e maestranze traspare subito nell’ammirare le oltre 150 foto (in bianco e nero nella stragrande maggioranza) esposte nelle sale di Palazzo Alberti a Sansepolcro fino al 31 maggio. Nel pomeriggio di giovedì il taglio del nastro per "Buitoni e il sociale", la mostra voluta dal Cral Buitoni proprio per testimoniare come anche su questo versante – e non solo sulla innovazione legata a paste alimentari, biscotti e prodotti da forno – la grande realtà economica nata a Sansepolcro nel 1827 fosse all’avanguardia da decenni. Una breve cerimonia di saluto nella sala consiliare di Palazzo delle Laudi e poi il trasferimento nel fulcro dell’evento. Per ciò che riguarda l’ambizioso progetto del museo dedicato alla Buitoni, il sindaco Fabrizio Innocenti – presente all’inaugurazione – ha aperto uno spiraglio di sereno: "La soluzione di Palazzo Muglioni, che peraltro è di proprietà della Provincia di Arezzo – ha detto – era francamente un po’ troppo onerosa, ma stiamo lavorando per individuare una sede alternativa. Ci vorranno i giusti tempi e sono sicuro di fare una bella sorpresa ai nostri cittadini".

Il presidente del Cral Buitoni, Roberto Belli, ha ricordato il momento di massima espansione (erano i primi anni ’70), quando la struttura Buitoni aveva raggiunto i 7mila dipendenti, formando figure apicali di Sansepolcro che hanno diretto le unità produttive dislocate negli Stati Uniti, in Francia e in Sudafrica, poi ha lanciato un semplice appello: "Spero che in questi due mesi le visite non ci manchino e sono sicuro che andrà così, perché intanto ogni abitante di Sansepolcro conserva tutt’oggi un legame con la Buitoni, dovuto al fatto che un genitore, un parente o un amico vi hanno in passato lavorato e poi penso che la Buitoni sia stata a suo modo un patrimonio di tutti. Credo inoltre che qualcuno si muoverà anche da fuori, perchè francamente questa mostra lo merita".

C.R.