Trovato con marijuana e cocaina Pusher rimane agli arresti domiciliari

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Era finito in manette per spaccio, perché trovato in possesso di marijuana e cocaina e di 32mila euro in contanti nascosti nel garage, ritenuti provento del traffico di sostanze. Il 38enne aretino, arrestato il 2 maggio dalla squadra volante della polizia, resterà agli arresti domiciliari a casa della mamma e del babbo. Nei giorni scorsi il gip Claudio Lara ha concesso la misura cautelare nell’abitazione dei genitori, che si sono resi disponibili, giocando così un importante deterrente di controllo. Mentre stanno andando avanti le indagini, è stato anche sequestrato il cellulare dell’uomo per far luce sui suoi, ipotetici, giri d’affari.

Terminata questa fase, l’avvocato Osvaldo Fratini, punterà la sua difesa nel dimostrare come i 32 mila euro trovati nel garage non siano provento di attività illecita. Il 2 maggio l’uomo era stato controllato in via Bologna, all’interno dell’auto i poliziotti avevano trovato circa 1,6 chili di marijuana oltre a 4 grammi di cocaina, nascosti in una borsa sotto il sedile. Droga che, se venduta al dettaglio, avrebbe potuto fruttare circa 10mila euro.

Non solo: nell’auto c’erano anche un manganello telescopico e un coltello multiuso, entrambi oggetti atti a offendere di cui è vietato il porto. Poi la perquisizione domiciliare: nell’abitazione sono state trovate varie buste di cellophane contenenti lo stupefacente e 32mila euro in banconote di piccolo taglio, forse provento di attività illecita finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente. Particolare, questo, su cui si giocherà il processo.