Treni, si rimette mano all’orario. Linea lenta e veloce più separate. Regione, pendolari delusi dal vertice

Giani farà pressing su Rfi per rafforzare i binari, Baccelli chiede di ammodernare i sistemi di comunicazione. Ma il confronto resta interlocutorio: "Garanzie di investimento sulla Firenze-Arezzo, ci sarà 1 miliardo".

Treni, si rimette mano all’orario. Linea lenta e veloce più separate. Regione, pendolari delusi dal vertice

Treni, si rimette mano all’orario. Linea lenta e veloce più separate. Regione, pendolari delusi dal vertice

La riunione è stata impegnativa e non ha chiuso il caso. Ci sarà un nuovo vertice ma quello di ieri in Regione è servito a stabilire un metodo e a fissare obiettivi che Rfi e Trenitalia si impegnano a centrare. Dai gestori sono arrivate proposte ora al vaglio dei sindaci dell’area aretina e valdarnese e dei pendolari convocati al tavolo istituzionale dall’assessore Stefano Baccelli. Che ai gestori del servizio ferroviario in Toscana ha chiesto di "elaborare con urgenza uno studio che illustri tutti possibili correttivi all’Alta Velocità per migliorarne la convivenza con i treni regionali". è il nodo della matassa ancora da sciogliere, quello sul quale inciampano quasi ogni giorno i pendolari alle prese coi ritardi sulla linea Arezzo-Firenze e i guasti che bloccano la corsa dei convogli.

Baccelli ha insistito su due punti: a Trenitalia e Rfi ha sollecitato "l’urgenza di intervenire per ammodernare i propri sistemi di comunicazione a bordo e in stazione". E ai sindaci ha rivolto "l’invito a valutare attentamente le soluzioni illustrate, che saranno presto oggetto di un ulteriore confronto".

Le soluzioni ruotano attorno all’equilibrio, per ora molto precario, tra treni regionali e dell’alta velocitò che si intersecano sulla Direttissima, spesso creando rallentamenti che finiscono per penalizzare proprio i convogli sui quali viaggiano i pendolari. Che sono usciti dal vertice a Firenze con una sola parola: "Palliativi". Il portavoce del comitato Maurizio Da Re, rimanda a una nota nella quale spiegheranno la posizione. "È stato un altro incontro interlocutorio - ha spiegato il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi, nel ruolo di presidente della conferenza dei sindaci - L’assessore Baccelli ci ha informato che a inizio aprile c’è stato incontro a Roma tra Regione, Trenitalia e Rfi. È stata garantita la volontà di investire sulla linea Arezzo-Firenze per superare le criticità e per fare questo verrà redatto uno studio di fattibilità con risorse stanziate pari a 1 miliardo. È un aspetto positivo, ma non fa altro che spostare nel tempo il problema. Come soluzione Rfi ci ha prospettato degli aggiustamenti orari e abbiamo fatto notare che non è possibile andare avanti così, ma è necessario che le istituzioni sollecitino Rfi a creare delle fasce di tutela del trasporto ferroviario utilizzato dai pendolari". D’altro canto, Rfi e Trenitalia hanno proposto di intervenire su 7-8 treni per i quali sarà attivata una fase sperimentale che prevede la modifica di orari e tracce, in modo da migliorare la qualità del servizio. Inoltre, Baccelli ha richiamato il colloquio del 3 aprile a Firenze tra il governatore Eugenio Giani e l’amministratore delegato di Rfi Strisciuglio, durante il quale Giani ha rinnovato "il sollecito ai vertici nazionali ad assumere azioni concrete ed efficaci per il potenziamento infrastrutturale della linea e affinché la circolazione dell’alta velocità non danneggi più il servizio pubblico regionale". Allo studio il progetto del sesto binario tra Rovezzano e Arezzo.

Lucia Bigozzi

e Francesco Tozzi