MARCO CORSI
Cronaca

Treni. Ceccarelli e De Robertis chiedono alla giunta di intervenire

Se venissero confermate le anticipazioni sul nuovo orario in vigore da dicembre, i treni regionali sarebbero dirottati sulla cosiddetta “linea lenta”, con un conseguente allungamento significativo dei tempi di percorrenza per migliaia di pendolari.

Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis

Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis

Arezzo, 05 giugno 2025 – Un possibile e pesante peggioramento del servizio ferroviario tra Arezzo, il Valdarno e Firenze si profila all'orizzonte. Se venissero confermate le anticipazioni sul nuovo orario in vigore da dicembre, i treni regionali sarebbero dirottati sulla cosiddetta “linea lenta”, con un conseguente allungamento significativo dei tempi di percorrenza per migliaia di pendolari, tra lavoratori e studenti. A lanciare l'allarme è il Comitato dei Pendolari del Valdarno Direttissima, che ha denunciato la previsione del trasferimento dei convogli sulla linea tradizionale, più lenta e meno efficiente. La questione è ora approvata in Consiglio regionale grazie ai consiglieri del Partito Democratico Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli, che hanno depositato un'interrogazione per chiedere alla Giunta quali misure intendono adottare per scongiurare l'attuazione di questo piano.

"La direttrice Arezzo–Valdarno–Firenze è un asse strategico per la mobilità pendolare - dichiarano De Robertis e Ceccarelli - e già oggi presenta numerose criticità, a partire dalla cronica mancanza di puntualità causata dalla priorità assegnata ai treni ad alta velocità. Questi ultimi sostengono infatti preziose tracce orarie al traffico regionale. Lo spostamento dei treni sulla linea lenta non farebbe aggravare una situazione già fortemente problematica, rendendo il servizio ancor più inadeguato rispetto alle esigenze dei cittadini". I consiglieri dem ribadiscono inoltre la necessità di interventi strutturali, indicando come unica vera soluzione la realizzazione della seconda galleria del San Donato, infrastruttura da tempo auspicata e più volte sollecitata, ma ancora lontana da una concreta programmazione. "La Regione convochi immediatamente RFI e Trenitalia - concludono - per aprire un confronto serio e trovare soluzioni alternative che assicurino tempi di percorrenza accettabili ed efficienza nel servizio. Non si possono scaricare i disagi legati ai cantieri sulla pelle dei pendolari, che già oggi affrontano ogni giorno notevoli difficoltà nel raggiungere i luoghi di studio e lavoro".

Ieri il Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima aveva giudicato“debole e insoddisfacente” la risposta del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e dell’Assessore ai Trasporti, Stefano Baccelli, in merito alla decisione di Rete Ferroviaria Italiana di deviare, a partire da gennaio, tutti i treni interregionali dalla Direttissima alla Linea Lenta. A intervenire era stato il portavoce del comitato, Maurizio Da Re, che aveva espresso forte delusione per quanto emerso nei giorni scorsi.