
Per il 2 Giugno anche i nuovi commendatori, ufficiali e cavalieri. Chi sono le 3 donne e i 10 uomini aretini insigniti dal Quirinale.
di Serena ConvertinoAREZZOTredici aretini per tredici onoreficenze al merito della Repubblica Italiana. È una lunga lista di nomi quella di coloro che nella giornata di domani, festa della Repubblica Italia, saranno celebrati come commendatori, ufficiali e cavalieri secondo la nomina del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un appuntamento che prende il via alle 10 con l’Alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al Sacrario dei Caduti in via dell’Anfiteatro e che prosegue al Prato con la lettura del messaggio del presidente della Repubblica a cura del prefetto Clemente di Nuzzo, con il saluto del presidente della Provincia Alessandro Polcri e del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli.
A conseguire il titolo di grado più alto, quello di commendatore, è l’ispettore della polizia e capo della segreteria particolare del questore di Arezzo Ugo Bonelli. L’ispettore ricopre anche la carica di rettore del Magistrato della Arciconfraternita della Misericordia di Arezzo.
Bonelli, già cavaliere e ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica, riceve così il grado superiore di onoreficenza tra quelle concesse dal capo dello Stato come ricompensa per le benemerenze verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia, nell’impegno nelle pubbliche cariche e nell attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per il servizio nelle carriere civili e militari.
Nominati ufficiali, invece, il generale Gianfranco De Crescenzo e Virginia Polverini, figura di rilievo nel panorama del lavoro e dell’impegno civico ad Arezzo. Polverini aveva ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2017. Le nomine come cavalieri dell’ordine per gradi militari vanno al Commissario Aldo Poponcini, comandante della polizia municipale, e al capitano di vascello Fabio Burzi. Cavalieri al merito anche la dottoressa Giuliana Aquilanti, il dottor Marco De Prizio, il dottor Giovanni Grasso, la dottoressa Raffaella Pavani, il dottor Stefano Tenti, Alberto Papini, Sandro Sarri, e Luca Fabianelli, al timone dell’omonimo pastificio.
Il 2 giugno, quindi, non solo come occasione per celebrare la nascita della Repubblica Italiana, ma anche per riconoscere l’impegno civile, professionale e umano di cittadini esemplari. Di figure che incarnano valori di dedizione, integrità e servizio alla collettività.