Travolto dal Suv dopo la rissa Quattro giovani vanno a processo

Drammatico episodio dopo la serata in discoteca nel Grossetano: lite con i senesi e un valdarnese in ospedale

Travolto dal Suv dopo la rissa  Quattro giovani vanno a processo

Travolto dal Suv dopo la rissa Quattro giovani vanno a processo

VALDARNO

Finì in ospedale in gravi condizioni investito da un suv al culmine di una rissa all’uscita della discoteca a Castiglione della Pescaia. Era il 4 luglio del 2020 quando una comitiva di giovani del Valdarno si scontrò con un gruppetto di coetanei di Siena. Iniziata per i classici futili motivi, non ultimo il campanile, alla fine la discussione degenerò in una vera e propria baraonda con il ricorso alle mani e non solo, perché uno dei contendenti, che risiede nel Senese, si mise al volante della sua auto e investì uno degli avversari valdarnesi, poi ricoverato al pronto soccorso con diverse ferite e una prognosi di oltre 40 giorni. Fu l’epilogo di una notte di follia e proprio quel grave episodio è stato ripercorso in Tribunale a Grosseto. Durante l’udienza il sostituto procuratore Giovanni De Marco ha chiesto il rinvio a giudizio per l’autista, un giovane di 28 anni, e tre suoi amici, uno di 27 e due 31 anni, accusati di favoreggiamento perché interpellati nel corso dell’indagine avrebbero raccontato agli inquirenti una versione edulcorata dell’accaduto per tentare di scagionare il compagno.

Peraltro uno di loro ha preferito ricorrere al rito abbreviato. Dal canto suo il ferito, che all’epoca del fattaccio aveva 21 anni, si è costituito parte civile insieme ai familiari e attraverso il suo legale ha richiesto la modifica del capo di imputazione da lesioni aggravate a tentato omicidio, ma l’istanza non è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci. I fatti risalgono alla prima estate post lockdown con la voglia generalizzata di ritrovare la relazione perduta al termine dell’emergenza sanitaria. La lite era scattata alle prime luci dell’alba della domenica nel parcheggio vicino a un locale e ben presto si era trasformata in un parapiglia che aveva lasciato sul campo alcuni antagonisti poi trasferiti in ospedale.

Sul posto anche i carabinieri che avevano subito avviato gli accertamenti partendo in primo luogo dall’ascolto di chi aveva assistito alla scena. E i testimoni avrebbero riferito di aver visto il ventottenne salire sul suo suv, innestare la marcia e dirigersi con decisione verso il "nemico" colpendolo. La macchina presentava danni al parabrezza, ma i tecnici incaricati di stilare la perizia disposta dalla Procura non li avrebbero ritenuti conseguenza diretta dell’investimento. Sarebbero stati causati in precedenza, probabilmente nella fasi concitate della rissa, una ricostruzione negata dal gruppo giunto dal Valdarno. Prossima tappa della vicenda nel mese di ottobre quando i tre imputati dovranno presentarsi alla sbarra per il processo.