Sta per tornare a nuova vita la lunetta di Beato Angelico a Cortona. Grazie alla donazione anonima di un mecenate cortonese e alle sapienti mani delle restauratrici Luciana Bernardini e Beatrice Cenci, è possibile ridare l’antico splendore all’opera e valorizzarne la presenza sul frontone della chiesa di San Domenico. Questa lunetta e l’Annunciazione custodita al Museo Diocesano, rappresentano le uniche due opere a Cortona del pittore attivo nella prima metà del Quattrocento. Con l’utilizzo non solo di un’impalcatura innalzata all’interno della chiesa, ma anche di altri mezzi meccanici, la lunetta è stata prelevata dalla sua abituale postazione per essere ripulita e restaurata. Raffigura la Madonna con bambino e santi Pietro e Domenico, insieme agli evangelisti e risale a circa il 1434. L’assessore alla cultura del Comune di Cortona Francesco Attesti ha incontrato le restauratrici che stanno lavorando al recupero. "Dobbiamo ringraziare questo benefattore - conferma l’assessore alla cultura Attesti - anche la sua scelta di rimanere anonimo rende ancor più significativa la sua azione, orientata al solo bene comune. Un’azione che andrà a beneficio del patrimonio artistico e culturale della nostra città e che valorizzeremo in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti". "L’opera è stata ripulita e abbiamo eseguito interventi di consolidamento in due punti dove i vecchi stucchi erano saltati, è stata rifatta la stuccatura e adesso siamo nella fase del ritocco pittorico - spiegano le restauratrici i Bernardini e Cenci - è un lavoro che reintegra quello che gli altri restauratori hanno eseguito in precedenza, contiamo di completare il lavoro nei prossimi 30 giorni".
L’intervento comprende anche soluzione per la protezione dalle intemperie, nuova illuminazione e nuovo vetro, con l’arrivo di una superficie trasparente e protettiva di tipo museale che offrirà una migliore visione. Esperienze di mecenatismo come questa nel territorio aretino non sono nuove. Tra le più recenti, balzate agli onori della cronaca c’è quella di Patrizio Bertelli, patron di Prada, che ha deciso di donare, a titolo personale, 1 milione di euro per il restauro della Pieve di Arezzo. I fondi verranno utilizzati per improrogabili lavori di restauro e manutenzione di un edificio simbolo della città. Da Arezzo a Foiano della Chiana dove il capolavoro di Andrea della Robbia "Madonna della Cintola" ha potuto approfittare per il suo restauro del mecenatismo di Fabrizio Moretti, re dell’antiquario che ha così onorato le sue origini foianesi.