MARCO CORSI
Cronaca

Tir in A1: il sollecito di Italiano

TERRANUOVA In Valdarno, e non solo, si continua a parlare di sicurezza stradale, alla luce della tragedia avvenuta in A1...

TERRANUOVA In Valdarno, e non solo, si continua a parlare di sicurezza stradale, alla luce della tragedia avvenuta in A1...

TERRANUOVA In Valdarno, e non solo, si continua a parlare di sicurezza stradale, alla luce della tragedia avvenuta in A1...

TERRANUOVA

In Valdarno, e non solo, si continua a parlare di sicurezza stradale, alla luce della tragedia avvenuta in A1 i primi di agosto e costata la vita a due volontari della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Gianni Trappolini e Giulia Santoni, e a un paziente, Franco Lovari. Al centro del dibattito la proposta di vietare il sorpasso ai mezzi pesanti nei tratti più pericolosi e nelle gallerie. Il governatore della Misericordia terranuovese, Patrizio Italiano, nei giorni scorsi, è tornato a sollecitare il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a farsi promotore di una iniziativa in tal senso. Mercoledì mattina, durante l’inaugurazione di un intervento idraulico a Faella, il presidente toscano ha chiarito che l’appello non dovrebbe essere rivolto a lui bensì al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Società Autostrade per l’Italia, competenti in materia. Una posizione che ha sorpreso e amareggiato Italiano.

"Le istituzioni hanno ruoli diversi – ha commentato – ma un presidente di Regione non può limitarsi a indicare i doveri altrui. Se davvero ritiene urgente una misura come il divieto di sorpasso dei tir, deve farsene promotore nelle sedi opportune, assumendo un’iniziativa concreta". Italiano ha sottolineato come non basti richiamare il Ministro o l’amministratore delegato di Autostrade. "La sicurezza – ha detto - è un tema che coinvolge Stato, concessionari, forze dell’ordine ed enti locali e richiede collaborazione istituzionale. Un presidente di Regione ha il dovere di avanzare proposte e coordinare gli altri livelli di governo, affinché le soluzioni non restino solo sulla carta". Per il governatore della Misericordia la recente tragedia ci ricorda che servono risposte urgenti e strutturali. "Gli appelli hanno valore se diventano azioni, altrimenti rimangono parole destinate a disperdersi. Chi governa non può limitarsi a chiedere, deve agire", ha concluso. Sul tema, resta una certezza condivisa da più parti: vietare il sorpasso dei mezzi pesanti nei tratti più a rischio dell’Autosole è ormai una priorità assoluta. Nel frattempo ha superato le 28.000 firme la petizione on line che chiede il conferimento della medaglia al valor civile per i due operatori della Misericordia morti in Autostrada. L’iniziativa è stata lanciata dall’avvocato aretino Paolo Romagnoli, testimone diretto della tragedia.

Marco Corsi