
"O cambiano gli indirizzi regionali sulla non autosufficienza oppure noi inginocchieremo famiglie e operatori privandoli di risposte a cui hanno diritto" tuona la vice sindaco Lucia Tanti all’indomani della chiusura di un’altra casa famiglia in città. "La Regione Toscana ha una norma molto chiara: gli anziani autosufficienti possono stare nelle case famiglia ma, una volta non autosufficienza, dalla casa famiglia debbono uscire. Questo indirizzo trascura alcuni aspetti. Primo: la persona anziana autosufficiente è destinata nel giro di qualche anno a diventare non autosufficiente. Secondo: sfido chiunque a trovare un anziano che non abbia almeno il 65% di invalidità. Terzo: le Rsa hanno una vocazione vicina alla dimensione sanitaria proprio perché debbono fare fronte a una utenza fragilissima. Quarto: i posti in Rsa non ci sono e i costi sono per lo più inaccessibili".
Dato questo quadro: "Le circostanze che si stanno pericolosamente moltiplicando, e che erano prevedibili, è che molti anziani un tempo autosufficienti oggi sono non autosufficienti, ma tuttavia ancora nelle condizioni di avere relazioni, stimoli e diritto ad un contesto meno sanitarizzato. Tuttavia si trovano ad essere espulsi dalle case famiglia venendosi a generare due grandi elementi di complessità. Il primo: essere traferiti, laddove la famiglia non possa farsene carico, in contesti che rischiano di non essere adatti alla loro condizione. Secondo: i posti non ci sono e anche là dove ci sono i costi sono per i più inaccessibili" conclude Lucia Tanti.