
Il segratario Cgil Alessandro Mugnai
Arezzo, 14 aprile 2015 - Pam, A&O, Esselunga, Conad, Eurospin. A parte la Coop, insomma, le grandi catene di supermercati resteranno aperti per il 25 aprile, tra l’altro giorno di Fiera, e alcune molto probabilmente anche per il 1 maggio. Una prospettiva che, naturalmente, ai sindacati non piace per niente tanto che Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero per le due date, così come avevano fatto per i giorni di Pasqua e Pasquetta. Un’iniziativa che si ripete insomma ma che, finora, non è riuscita a raggiungere l’obiettivo dei sindacati, cioè evitare le aperture dei supermercati. Parla di «decisione paradossale ai limiti dell’assurdo» Marco Conficconi, segretario generale della Uiltucs Toscan a che si domanda: «Possibile che il profitto abbia più valore della Memoria?».
Attacca duramente anche Alessandro Mugnai, segretario generale della Cgil: «Ogni anno la stessa storia, il sindacato per fronteggiare questo fenomeno fa le iniziative che gli competono, come lo sciopero . Pe r ò le deroghe per le aperture non siamo noi a darle, anzi questo Governo ha dato un ulteriore nulla osta per le liberalizzazioni delle aperture nei festivi. Ci ritroviamo di fronte a un paradosso: uno stato sociale che indietreggia sempre di più, ogni giorno è più difficile prendere un appuntamento per un esame medico, diventa complicato riscuotere in tempi umani un’indennità di cassa integrazione, la mobilità. Guai ad avere una persona disabile in famiglia, non ci sono servizi adeguati e durante i giorni festivi l e cose vanno anche peggio. Però abbiamo la libertà di comprare fieramente un etto di mortadella il 25 aprile, vuoi mettere? Non credo che in questo modo si sostenga il turismo. Se uno viene in visita nella nostra città vorrà comprare qualche prodotto tipico, per questo è bene che le attività in centro possano rimanere aperte e incrementare il loro volume d’affari.
Ma dubito che qualcuno venga ad Arezzo per comprare un paio di collant o una camicia che potrebbe trovare ogni giorno anche nella propria città. I dati dimostrano che i consumi sono in calo, se una famiglia può spendere per la spesa ogni settimana 200 euro spenderà quelli, sia che vada al supermercato il giovedì sia che ci vada la domenica. Per questo mi sento di dire agli aretini: il 25 aprile anziché infilarvi in un centro commerciale uscite all’aria aperta, andate a fare una passeggiata in centro. Le aperture straordinarie non creano affari ma disagio per i lavoratori, che non sono una casta e non prendono stipendi da favola. Anche loro hanno diritto a riposare nei giorni di festa». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Salvini che aggiunge: « Se le aziende pagassero le maggiorazioni salariali previste per tenere aperte durante i giorni festivi, il problema si risolverebbe da sé. Un conto è la flessibilità, uno strumento che abbiamo accettato anche noi comprendendo le esigenze d el mercato, un conto è il mancato rispetto dei giorni festivi. Ormai vengono considerati, e stipendiati, come dei giorni normali e ciò provoca enormi distorsioni. Inoltre, è dimostrato che i consumi non aumentano con le aperture extra ma anzi viene indeboli ta la struttura, perché a fronte di domeniche molto affollate, poi ci sono giorni feriali semivuoti. Ma tutto questo a cosa serve?».