
Riccardo Buffoni
Arezzo, 17 giugno 2020 - Con la notizia dell'indagine da parte della Procura di Firenze, è finita nell'occhio del ciclone, oltre al presidente Enrico Rossi, la commissione che nel 2015 aveva assegnato la gara da 4 miliardi per il Trasporto pubblco locale alla francese Ratp. Gli indagati sono appunto lo stesso Rossi, Riccardo Buffoni e Ivana Malvaso, funzionari regionali dell'area trasporti e dell'ufficio gare. E poi i membri della commissione: i professori Mario Sebastiani, Stefano Pozzoli, Patrizia Lattarulo e Gabriella Rolandelli.
Tra loro proprio Riccardo Buffoni, un volto molto conosciuto ad Arezzo, un tecnico decisamente apprezzato nel suo campo: ingegnere, 61 anni, nato a Montevarchi e una lunga carriera all'interno della Provincia, dove aveva iniziato come funzionario responsabile delle strutture e dei ponti, addirittura nel 1986, per poi diventare via via responsabile della viabilità, della protezione civile, della mobilità e di tutto il settore viabilità e trasporti.
Fino all'approdo in Regione nel 2013 e all'incarico di dirigente del trasporto pubblico locale: la veste nella quale si è occupato della gara ora finita sotto l'occhio della magistratura. E come funzionario è stato uno di quelli perquisiti alla fine di maggio insieme alla collega Ivana Malvaso.
L'inchiesta arriva all’indomani dell’ennesimo punto favorevole ai ’francesi’ (dietro ad Autolinee Toscane c’è il colosso d’oltralpe Ratp): il Consiglio di Stato ha infatti rigettato la richiesta di sospensiva avanzata da Mobit, gli sconfitti nella gara per la gestione del trasporto pubblico su gomma in Toscana.
Nei confronti di Buffoni e degli altri dirigenti era stata riconfermata anche nei giorni scorsi la fiducia del Governatore Enrico Rossi, prima che emergesse anche l'indagine a suo carico. L'ultima dichiarazione era di lunedì. «Confermiamo la nostra piena fiducia nei dirigenti della Regione che hanno predisposto gli atti di una delle più grandi gare europee. Così ci avviciniamo ancora di più a un obiettivo molto importante, che avrà ricadute rilevanti per la Toscana»